Ormai ci siamo: nel pomeriggio di venerdì 25 settembre la delegazione della Riccardi 1946 partirà per Jesolo (VE) dove sabato 26 e domenica 27 difenderà nella finale Oro dei Societari Assoluti lo scudetto vinto lo scorso anno all’Arena. L’obiettivo è il “pokerissimo”: un quinto scudetto da aggiungere a una bacheca già ricca dei quattro titoli vinti a Caorle 2009, Sulmona 2011, Modena 2012 e Milano 2014. A “lanciare” la squadra in questo senso è Massimiliano Dentali, “capitano in campo” della Riccardi con otto presenze nelle ultime otto finali Oro dei CdS (sette da titolare e una da riserva della 4x100): «Come società teniamo tantissimo a quest’evento: è l’evento top della stagione ed è nostro dovere provare a riconquistare lo scudetto. Tutti gli atleti presenti daranno il 110 per cento».

Un “rito” della Riccardi alla vigilia delle finali dei Campionati di Società è la riunione tecnica del venerdì sera: «Ogni atleta viene presentato dal presidente e accolto dall’applauso dei compagni: è un momento di “investitura”, che fa provare a ognuno quanto sia importante e bello vestire questa maglia e quanto sarà forte il sostegno dei compagni nelle gare dei due giorni successivi» prosegue “Max” Dentali.

Jesolo per il nostro club ha però un significato particolare che va oltre il semplice discorso sportivo: sarà infatti la prima finale Oro senza Renato Tammaro. Nessuno meglio del “capitano emerito” della squadra Enrico Saraceni verde può raccontare quanto il ricordo del papà della Riccardi possa essere importante per la squadra: «Lui ci guiderà dal Paradiso, ci affiancherà con la forza che ci ha sempre trasmesso». Il Campionato di Società per Renato era sempre stato un appuntamento particolare della stagione, «un momento in cui radunare la squadra attorno a un tavolo come un padre fa con i propri figli» spiega in modo estremamente calzante Saraceni. Fu proprio Renato Tammaro a convincere Enrico a intraprendere l’avventura Riccardi nel 1998: il quattrocentista lo ripagò con due vittorie e con due corse ad abbracciare il presidente (ancora con le chiodate ai piedi) nelle finali Argento di Bressanone 1999 e Pescara 2000. Enrico era al fianco di Renato il 27 settembre 2009 durante la 4x400 che suggellò il primo trionfo verde ed era al fianco del “presidentissimo” anche nel festeggiare il bis a Sulmona. Una decina di giorni dopo lo scudetto 2011 Saraceni mantenne fede al voto fatto alla vigilia: salire in cima al Gran Sasso e portare il gagliardetto della società a oltre 3000 metri di quota. Lo spirito della Riccardi è proprio questo.