Due titoli, un argento, un bronzo, altri cinque piazzamenti nei primi e un prestigioso secondo posto nel Campionato Italiano Assoluto a Squadre su pista: l’Atletica Riccardi Milano 1946 sorride di fronte al trittico tricolore di Padova (Assoluti), Rieti (Allievi) e Grosseto (Juniores e Promesse), in attesa di giocare due assi come Iliass Aouani e Gabriele Gamba nel Festival dell’Endurance di Modena.
FINALMENTE SUPER MARIO – Infortuni, minimi sfiorati o centrati appena oltre la scadenza, tanti intoppi a sbarrare la strada verso obiettivi prestigiosi nelle ultime tre stagioni e mai la gioia del titolo italiano, neppure nelle categorie giovanili, nonostante un 48”99 a farne il quarto uomo italiano di sempre sui “quattro acca”.
Alle 19:03 del 30 agosto 2020 allo Stadio Daciano Colbachini di Padova, in occasione dei Campionati Italiani Assoluti,nulla però può frapporsi tra Mario Lambrughi e il sogno tricolore. Dopo una batteria dominata in 51”98, Super Mario in finale scatta in corsia 4 e non si lascia impressionare dall’avvio veemente in settima di Mattia Contini (CS Aeronautica): gestisce con grande disinvoltura i primi 250 metri e all’imbocco dell’ultimo rettilineo è in testa. Contini si spegne e cade al nono ostacolo, Lambrughi si invola: CAMPIONE ITALIANO ASSOLUTO dei 400 OSTACOLI in 49”84, a 1/100 dal primato stagionale. Giustizia è fatta, e con 1”64 sul secondo! Per lui è la terza medaglia tricolore individuale Assoluta nella specialità (dopo l’argento 2015 e il bronzo 2016) e la quinta Assoluta individuale in totale (con due argenti sui 400 metri indoor): per la Riccardi è peraltro il secondo titolo italiano Assoluto nei 400 ostacoli in 74 anni di storia dopo l’oro di Franco Mazzetti in 51”3 nella rassegna del 1976.
Il punto esclamativo alla spedizione guidata da Sergio Tammaro, la gara che vale la medaglia d’argento. Molto buone le frazioni di Simone Di Nunno (in prima) e Andrea Cerrato (in terza), ottimo il secondo giro di Andrea Romani, solida la chiusura di Mario Lambrughi nonostante la finale dei 400 ostacoli da poco corsa: con 3’13”39 l’Atletica Riccardi Milano 1946 è seconda a meno di mezzo secondo dal titolo della Futura Roma.
QUANTO VALE UN CUORE VERDE - Volete sapere di cosa parliamo quando scriviamo di cuore verde? Ve lo spieghiamo raccontando i Campionati Italiani Juniores e Promesse da Grosseto, rassegna che porta in dote all’Atletica Riccardi Milano 1946 una medaglia d’oro e un bronzo ulteriormente rafforzati nel loro valore da due quarte piazze. Staffetta 4x400 Promesse in chiusura di manifestazione: Riccardi in emergenza, pronostico apertissimo, possibile una medaglia, difficile pensare all’oro. Simone Di Nunno in stagione ha corso un solo 400 in 52”07: ai blocchi dalla corsia 2, nel giorno del 21esimo compleanno (auguri!), l’allievo di Manuela Grillo e Walter Monti si getta alle spalle qualsiasi considerazione legata alla condizione contingente e corre una grande frazione inserendo la Riccardi nel pieno della lotta. Tocca a Giacomo Mirarchi, approdato nel quartetto all’ultimo a causa di sfortunate defezioni altrui: Giacomo, allenato da Simona Capano al campo di Cinisello, corre una frazione di grande resilienza e mantiene la Riccardi nella sfida per le medaglie. Lo stesso fa Alessandro Zanandreis, velocista allenato da Fanney Sigurdardottir e decisamente più a proprio agio sulle distanze brevi: il suo è un giro molto solido per passare il testimone ad Andrea Romani. L’allievo di Gianpaolo Ciappa si trova in quinta posizione: davanti con margine c’è l’Acsi Campidoglio Palatino di Victor Curcuianu, che l’ha preceduto meno di 24 ore prima nella finale degli 800. Curcuianu davanti, dietro ai 120 metri dall’arrivo sono in quattro a giocarsi l’argento: questo commenterebbe un cronista osservando la tenzone tricolore ormai sulla retta d’arrivo.
Ma Romani non è assolutamente d’accordo: trova un pertugio all’interno per portarsi in seconda posizione e poi fa cantare i piedi negli ultimi 50 metri superando a doppia velocità Curcuianu e vincendo a braccia alzate con un tempo che non ruberà l’occhio (3’20”76) ma con una frazione finale da cineteca cronometrata in 47”2 da cambio a cambio (quindi su quasi 405 metri). Spirito di sacrificio, attaccamento alla maglia, capacità di trovare coesione nei momenti più difficili e una grande voglia di vincere: questi gli ingredienti di un titolo (il quarto consecutivo nella rassegna: 4x400 Juniores a Firenze 2017 e Agropoli 2018, 4x400 Promesse a Rieti 2019 e Grosseto 2020) assolutamente inaspettato, questo il significato della definizione “cuore verde”.
Che batte forte anche nella 4x100 Promesse, anch’essa in emergenza: nella penultima serie Tommaso Romanò al lancio, Alessandro Zanandreis in seconda, Simone Di Nunno in terza e Ruskiin Molinari a chiudere termina terza la prima serie in 41”76, tempo che nessun altro batterà. Un altro bronzo da ricordare in staffetta per i colori verdi.
ALLIEVI, CHE PROGRESSI - Nei 100 metri dei Campionati Italiani Allievi di Rieti si conferma Mattia Arnaboldi: l’allievo di Luca Braghetto conquista un posto in finale A in una delle finali più complesse da raggiungere (sul piano cronometrico) negli ultimi anni (con 11”02 si è rimasti fuori!) con una batteria da 10”90, a 3/100 dal personale, poi nella volata per le medaglie è ottimo sesto con 10”95. Alle sue spalle cadono però personali come birilli: in batteria Alessandro Malvezzi scende da 11”28 a 11”12, Andrea Bernardi da 11”19 a 11”15 e Lorenzo Cagliero da 11”27 a 11”26. Malvezzi e Bernardi, entrambi allenati da Andrea Meloni, accedono così alla finale B: Malvezzi, autentico “mvp” di giornata con due spallate al personale, scende a 11”03 ed è quarto, Bernardi pareggia il PB che aveva fino a poche ore prima (11”19) ed è sesto. Sui 200 metri è Andrea Bernardi a difendere i colori della Riccardi conquistando come ad Agropoli 2019 la finale B grazie al personale da 22”36 in batteria (23/100 di progresso): nella finale dei secondi è quinto con 22”84. Nei concorsi Lorenzo Cagliero, allenato da Giada Mingiano, si prende un’altra prestigiosa finale nel lungo: 6,67 in qualificazione e poi 6,63 in finale per centrare l’ottava posizione, non lontana dai limiti stagionali outdoor. Applausi per un esordiente nei campionati, il 16enne Davide Osayinwere, allievo del professor Americo Gigante e ottimo lanciatore: prima centra il personale nel peso con 14,17 (mezzo metro di progresso) restando a soli 4 centimetri dalla finale a 12 (14esimo), poi nel disco mostra carattere grinta trovando (dopo un lancio mal riuscito e un nullo) il 43,87 che lo porta tra i migliori 12 d’Italia. Davide non sta solo tra i migliori 12, ma entra pure tra i migliori otto: nella finale arriva a 43,77 per la settima posizione.
LEGNO A CHI? – C’è chi le chiama “medaglie di legno”, ma per l’Atletica Riccardi sono quarti posti dal peso specifico notevole. Ai Campionati Italiani Promesse sugli 800 metri Andrea Romani è quarto a 6/100 dal bronzo e a tre decimi e mezzo dal titolo, ma la finale di Grosseto (assieme al settimo posto dell’epilogo tricolore Assoluto di Padova) ne cementa ulteriormente la fiducia in una stagione che lo rilancia sul doppio giro di pista: non correva sotto l’1’49” (1’48”96) da tre anni. Sui 100 metri le due quarte piazze hanno sfumature diverse: Simone Tanzilli agli Assoluti di Padova coglie un piazzamento importante su una distanza in cui è cresciuto step by step nelle ultime due stagioni (il crono, 10”46, è purtroppo ventoso: +3.3 m/s); Ruskin Molinari tra le Promesse demolisce due volte in un solo giorno il personale portandolo prima a 10”56 e poi a 10”53, tempi che sanno di rinascita dopo due anni contrassegnati dagli infortuni. A separarlo dal bronzo un solo piccolo centesimo, così come sono stati sette i centesimi che hanno diviso la 4x100 Assoluta (con Ruskin e Simone ma anche con Diego Marani e Marco Martini, lo sprinter che è più cresciuto in questa estate sul piano cronometrico) dalla terza piazza. Ma non è il caso di avere rimpianti: il trionfo nella 4x400 Promesse ha spazzato via ogni rammarico.
GLI ALTRI PIAZZAMENTI
CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI – 100 M: 12° Marco Martini 10”76 (batteria: 10”61w). Lungo M: 13° Andrea Cerrato 6.88. Asta M: 15° Federico Biancoli 4.70. Peso M: 21° Alessandro Castelli 14.37.
CAMPIONATI ITALIANI PROMESSE – 100 M: 30° Alessandro Zanandreis 10”99. 110 ostacoli M: 13° Tommaso Romanò 16”34. 400 ostacoli F: 18ª Giulia Cristina Rota 1’09”74.
CAMPIONATI ITALIANI JUNIORES – Alto M: 11° Roberto Rossi 1.85 (qualificazione). Eptathlon F: 10ª Agnese Polini 4278 punti (15”97/100 ostacoli, 1.59/alto, 7.59/peso, 27”12/200, 5.35/lungo, 28.63/giavellotto, 2’33”24/800). 800 F: 28ª Bousso Faye 2’24”55. Peso F: Elisa Delucchi NM.
CAMPIONATI ITALIANI ALLIEVI – 400 M: 29° Federico Spertini 56”28. Triplo F: 32ª Sofia Cereda 10.16.
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