Domenica 24 giugno 2018

Guardate questo video 

è la finale delle prime medie del Ragazzo Più Veloce di Milano 2010. E poi riguardatevi la finale dei 100 metri del meeting di Madrid disputato lo scorso 22 giugno. Sono passati otto anni e svariati centimetri di altezza, ma lo stile di corsa di Filippo Tortu (in entrambe le volate al via in corsia 5) è rimasto lo stesso.

Filippo Tortu a 20 anni e una settimana nella capitale spagnola è divenuto con 9”99 il primo velocista italiano a correre i 100 metri sotto i 10 secondi, una sorta di Neil Armstrong dello sprint azzurro, il primo in grado di mettere piede su un territorio ancora inesplorato da parte dello sport italiano, un club esclusivo in chiave europea che prima aveva accolto solo altri due atleti di pelle bianca (Christophe Lemaitre e Ramil Guliyev). Il primo a togliere dall’albo dei primati cifre e nome di un mito, il 10”01 di Pietro Mennea a Città del Messico (4 settembre 1979).

Il viaggio di Filippo Tortu dalla Terra alla Luna dello sprint è partito anche tra le corsie dell’Arena in una storica manifestazione dell’Atletica Riccardi Milano 1946 e con una maglia verde indosso ha toccato le prime vette tricolori da cadetto (campione d’Italia degli 80 metri a Jesolo 2013) e da allievo (campione d’Italia sui 60 metri indoor ad Ancona e sui 200 metri outdoor a Rieti nel 2014), centrato i primi limiti italiani da allievo (10”33 sui 100 e 20”92 sui 200 nel 2015, ovviamente imbattuti) e conquistato per la prima volta la maglia azzurra (a Nanchino 2014, Giochi Olimpici Giovanili). Ora Filippo veste i colori delle Fiamme Gialle ma ancora per il 2018 fornirà punti preziosi nei progetti federali per il suo club civile d’origine, cioè la Riccardi Milano 1946.

Il viaggio di Filippo Tortu è allunato sotto i 10 secondi e nella leggenda dello sport azzurro e ora punterà verso le stelle: prossima tappa saranno i Giochi del Mediterraneo a Tarragona (Spagna), dove correrà la 4x100 assieme al nostro Federico Cattaneo.