Ad Ancona o dalle proprie case incollati alla diretta streaming tanti appassionati di atletica si sono emozionati nell’ultimo week-end assistendo alle imprese delle maglie verdi ai Campionati Italiani Juniores e Promesse indoor: 4 ori, 2 argenti e un bronzo con 8 atleti in gara, cui aggiungere la ciliegina sulla torta del titolo di società maschile Juniores.
La Riccardi 1946 ha emozionato anche un tifoso speciale, il campione europeo Under 23 dei 100 metri Giovanni Galbieri, che ha scritto di getto una bellissima lettera al presidente Sergio Tammaro con la classe che lo contraddistingue non solo in pista (a proposito: quest’anno è rientrato correndo in 6”72 a Modena). La pubblichiamo oggi, a tre anni esatti dal suo trionfo tricolore sui 60 metri Promesse: era il 7 febbraio 2015, sempre ad Ancona, primo acuto di una stagione eccezionale per SuperGiò.
Caro Presidente,
Vorrei goliardicamente immaginare per un attimo di essere ripiombati negli anni cinquanta, senza smartphone ne tecnologia avanzata, solo mera carta bianca da riempire. A scrivere è un amico che è cresciuto nel tuo vivaio di atleti e che troppo spesso miscela emozioni e malinconia, un inguaribile appassionato...
L’ultimo, uggioso week-end l'ho passato a casa per smaltire gli ultimi residui di un'influenza destabilizzante. Il caso ha voluto che ci fossero i Campionati Italiani Juniores e Promesse e non ho potuto fare a meno di scriverti.
Di frequente si accostano le parole "talento" e "fortuna". Il giusto connubio tra le due genera quello che è destinato ad essere, pur non statisticamente, un campione. Quando quest'ultimo ha l'onore di incontrare sul proprio cammino l'Atletica Riccardi Milano 1946 può prosperare, crescere e vincere. Sono riuscito ad inquadrare una sorta di magnetismo che si viene a formare quando l'atleta indossa la maglia verde...e non è affatto casuale. Questo dualismo maglia-atleta sembra captare gli ormoni epinefrinici moltiplicando gli impulsi nervosi dell'atleta, ne sono certo. Prendiamo Ruskin Molinari che è riuscito a correre migliorando un decimo il personale, facendo due finali in venti minuti. L'occhio attento di Alessandro (Nocera, ndr) ancora una volta non ha sbagliato e al debutto in verde il ragazzo si è preso il titolo italiano Juniores sui sessanta metri. Il mio ex compagno di allenamento e amico Wanderson Polanco si è invece sudato l'argento in una gara che definire difficile sarebbe un eufemismo. Per non parlare dei due ragazzi di Napoli, Alessandro Sibilio, che si è imposto con la grinta agonistica di un veterano facendo suo l'oro nei quattrocento, e Andrea Romani, che si è conquistato un argento sugli ottocento metri con una gara condotta con coraggio. Il bronzo di Federico Biancoli nell'asta promesse è pura magia, salito a cinque metri dando l’impressione di non scendere più. L'oro nella marcia di Davide Marchesi ha allargato vedute e orizzonti in una società che è tradizionalmente sprinter, e questo la dice lunga. Lorenzo Celiento ha infuocato l'anello a suon di personale sul quarto di miglio, fuori dal podio per una posizione, e ancora Simone Di Nunno ha sfoggiato una prova egregia sui duecento. Quest'ultimo insieme a Sibilio, Romani e Molinari si è portato a casa un oro tramandato da generazioni sulla quattro per un giro.
Insomma i risultati li sai meglio di me, perché come ogni anno eri lì a conquistare il Palaindoor di Ancona assieme ai tuoi atleti, i quali sono consapevoli della passione e dei sacrifici che l'essere presidente richiede.
Da Nord a Sud, dalla velocità pura alla marcia passando per salti e mezzofondo: una squadra completa, compatta e coesa, una famiglia come spesso la si piace definire.
Per avere una costanza di rendimento di questo tipo c'è ben di più di una semplice organizzazione: è passione e cupidigia, ma quella sana, che ti porta lontano. Circondarsi di uno Staff di professionisti ha fatto crescere in maniera esponenziale il livello e la qualità della squadra, e lo dico per diretta esperienza.
Questo breve encomio vuol essere un modestissimo e sincero omaggio alla famiglia che,insieme al mitico Renato Tammaro, ha riempito di caramelle le tasche quasi vuote di un bambino che vi sarà sempre debitore, certo di essere in buona compagnia tra i cuori verdi, atleti e non.
Ti saluto caro Sergio, con il cielo sopra di me e l'Atletica Riccardi Milano 1946 dentro di me.
Con affetto.
Giovanni Galbieri
FOTO dallo sterminato archivio di Mario Grassi
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