Otto atleti per un settello di medaglie e uno scudetto: per la Riccardi si conclude ad Ancona un week-end indimenticabile, da rivivere attraverso foto e video anche attraverso la nostra pagina Facebook. Il Campionato Italiano indoor per Juniores e Promesse riporta uno scudetto alla Riccardi: le maglie verdi con 59 punti in cinque gare coperte (il massimo era 60) si prendono il Campionato di Società indoor maschile Juniores precedendo la Pro Sesto Atletica a quota 52. Un titolo meritatissimo per quanto già iniziato a vedere il sabato con gli ori di Ruskin Molinari sui 60 piani e di Davide Marchesi nella 5 km di marcia: una missione completata la domenica con altre tre gemme preziosissime.
Alessandro Sibilio, tre ori (400 ostacoli Under 18, staffetta svedese Under 18, staffetta 4x400 Under 20) e un argento (400 ostacoli Under 20) ai Campionati Europei, non aveva ancora vinto un titolo italiano indoor: lacuna colmata ad Ancona con freddezza e lucidità in data 4 febbraio 2018. Alessandro nella finale dei 400 Juniores parte in corsia 6: nella seconda curva è già rimontato da Klaudio Gjetja (Pro Sesto), campione europeo a Grosseto con la staffetta come Sibilio, che vira al comando a metà gara in 23”1. All’inizio dell’ultima curva Gjetja è ancora in testa: nessun problema, si entra in zona Sibilio. Come gli appassionati di atletica hanno decisamente imparato a conoscere agli ultimi Europei Under 20 a Grosseto gli ultimi metri sono la specialità della casa del 18enne allievo di Gianpaolo Ciappa, che esce sull’ultimo breve rettilineo al comando e chiude con oltre mezzo secondo sull’avversario più temibile. Il cronometro dice 48”01, con l’impressione che l’argento europeo Juniores dei 400 ostacoli non abbia mai davvero forzato per conquistare il quarto titolo italiano della carriera. Non c’è solo Sibilio nella finale dei 400 Juniores: Lorenzo Celiento, al primo Campionato Italiano in maglia Riccardi, combatte con il coltello fra i denti per il bronzo e si porta a casa una comunque scintillante quarta piazza con 50”18, a 18/100 dal PB siglato in batteria. È il suo miglior risultato di sempre in una gara tricolore.
Andrea Romani è in buona forma ma sa che deve battere l’amico-rivale Simone Barontini per prendersi il titolo italiano degli 800 metri Juniores. Il vicecampione europeo Under 18 del 2016 non gioca di rimessa ma mette subito le carte in tavola prendendo il comando sin dai primi 100 metri. Dopo essere passato in 55”4 a metà gara Romani resta davanti fino alla campana, poi parte la progressione micidiale di Barontini: Andrea prova a reagire, non basterà per l’oro ma per un bell’argento (1’52”46) che rappresenta anche il suo miglior risultato di sempre in un Campionato Italiano Juniores in gara individuale.
L’anchor-leg di Alessandro Sibilio dai blocchi, il cesello di Andrea Romani a chiudere, in mezzo Simone Di Nunno (autore di un buon 22”64 nella batteria dei 200 metri pur correndo in corsia 3) e il tricolore dei 60 metri piani Ruskin Molinari: il quartetto della Riccardi Milano 1946 per la 4x200 Juniores si presenta subito con i galloni di favorito, la bella prima frazione di Sibilio, al comando con margine nonostante la penalizzante corsia, prelude a un trionfo da 1'29"22 cui contribuiscono appieno anche Di Nunno, Molinari e Romani. Lo dice il cronometro: solo la Studentesca Rieti con 1’28”30 nel 2013 ha fatto meglio in Italia tra gli Under 20 a livello di club. Per la Riccardi è l’ideale prosecuzione di un nuovo ciclo vincente di staffette giovanili dopo l’argento nella 4x200 e l’oro nella 4x400 datati 2017 sempre tra gli Juniores e sono 12 punti fondamentali per prendersi lo scudetto indoor in una categoria in cui le maglie verdi hanno iniziato a mietere allori dal lontano 1972 quando vinsero la Coppa Italia al limite dei 20 anni.
Non c’è gloria solo per gli Juniores: tra le Promesse dopo l’argento-sprint di Wanderson Polanco l’astista Federico Biancoli realizza un sogno, quello di esorcizzare finalmente l’asticella a quota 5.00. Il suo ruolino di marcia dice 4.45, 4.60 e 4.70 alla prima, poi 4.80 alla seconda, quindi il PB eguagliato a 4.90 alla prima: il bronzo tricolore al coperto (già suo nella categoria nel 2016) è in tasca, ma a Federico non basta. Dopo due errori Biancoli conquista gli agognati 5 metri alla terza prova e la festa è completa, anche se il saltatore non si scompone e prova comunque due assalti a 5.10 e uno al possibile nuovo record sociale Promesse a 5.15.
La delegazione guidata dal presidente Sergio Tammaro e dal direttore tecnico Alessandro Nocera chiude con 4 ori, 2 argenti e 1 bronzo: e questo è solo l’inizio del 2018 tricolore…
Seguiranno le FOTO di Mario Grassi
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