La presentazione di “Divieto di sosta”, la biografia di Franco Arese scritta da Gianni Romeo, Franco Fava e Fabio Monti, ha raccolto lo scorso 18 ottobre all’Hotel Melià di Milano un’autentica adunata di campioni. Riportiamo uno stralcio dell’articolo pubblicato dal sito Fidal.it: “L’elenco dei presenti, dà il senso pieno della straordinarietà della giornata: in prima fila, oltre al presidente della FIDAL Alfio Giomi, i campioni olimpici Abdon Pamich, Maurizio Damilano, Livio Berruti, Lasse Viren, Pekka Vasala. Le medaglie di bronzo olimpiche Giuseppe Gentile e Fabrizio Donato, il primatista del mondo degli 800m Marcello Fiasconaro, il campione del mondo Francesco Panetta, i campioni europei Venanzio Ortis e Stefano Mei, e poi ancora Franco Sar, Sergio Ottolina, Ennio Preatoni, Renato Dionisi, oltre a una rilevante presenza di mezzofondisti e fondisti azzurri, tra Gianfranco Baraldi, Laura Fogli, Giuseppe Gerbi, Gianni Del Buono, Carlo Grippo, Renzo Finelli, Pippo Cindolo e Marco Marchei. Con loro i tecnici Elio Locatelli, Lucio Gigliotti, Giorgio Rondelli, i dirigenti di ieri e oggi, Luciano Barra, Sandro Giovannelli, Adriano Rossi, Alberto Morini, Franco Angelotti, Sabrina Fraccaroli, Gianni Mauri, Fabio Martelli, e il Segretario Generale del CONI, Roberto Fabbricini, a trasmettere il saluto del Presidente del Comitato Olimpico Nazionale, Giovani Malagò (letto un messaggio del presidente della IAAF, Sebastian Coe). In sala, anche miti di altri sport come Dino Meneghin e Novella Calligaris, e tantissimi giornalisti di ieri e di oggi”.
Tra loro c’era pure un baluardo dell’Atletica Riccardi: Alfredo “The King” Rizzo. Alfredo, nato il 1° luglio 1933, oggi vive a Montecarlo: ieri, nel fulgore della carriera atletica, partecipò a un’edizione dei Giochi Olimpici (e che edizione: l’indimenticabile Roma 1960) e a due Campionati Europei (Stoccolma 1958 e Belgrado 1962), vinse sei titoli italiani Assoluti (equamente divisi tra 1500 metri e 3000 metri siepi) e centrò 10 primati italiani Assoluti (uno nel miglio, tre nei 3000 piani e ben sei sui 3000 siepi).
Nella foto scattata da Mario Grassi “The King” siede a fianco di uno degli amici ma anche dei grandi rivali di quegli anni, sfidato più volte sulle piste di tutta Italia (e non solo) e rivisto proprio in occasione della presentazione del libro: il bergamasco Gianfranco Baraldi. Baraldi e Rizzo peraltro ebbero molto di sfilarsi l’un l’altro il primato italiano delle siepi in un duello che portò per la prima volta in Italia la specialità sotto i 9 minuti: il 28 settembre 1958 “The King” portò ili limite a 9’15”6 a Roma, il 30 ottobre dello stesso anno Baraldi lo abbassò a 9’06”6 a Napoli, quindi (dopo che Gianfranco Sommaggio era sceso nel frattempo a 9’02”4) Rizzo lo portò a 8’58”8 all’Arena di Milano il 5 novembre 1961. Il corridore della Riccardi sarebbe sceso fino a 8’53”0, primato italiano firmato nel 1965 a quasi 32 anni: per rendere idea dello spessore atletico del personaggio citiamo anche gli altri personali da 1’49”6 sugli 800 a 3’43”0 sui 1500, da 8’03”4 sui 3000 a 14’16”6 sui 5000.
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