Simone Tanzilli conquista l’obiettivo ma purtroppo come per i Campionati Italiani Assoluti viene fermato da un infortunio nel momento più bello. Il nostro duecentista era arrivato ai Campionati Europei Under 23 di Bydgoszcz (Polonia) non al top della forma a causa di un problemino fisico che gli aveva impedito di correre la finale tricolore di Trieste. La condizione non poteva essere quella scintillante del 20”70 del titolo italiano Promesse l’11 giugno a Firenze, ma l’atleta di Arconate (Varese) seguito da Alessio Lombardi e Alessandro Nocera era pronto in Polonia a inseguire una prestigiosa finale e un piazzamento di spessore internazionale.
Nei turni eliminatori pare filare tutto liscio, con l’aspirante ingegnere che, correndo sempre con la calzamaglia, supera prima la batteria con 21”09 (terzo posto nella III eliminatoria e pass diretto) e poi la semifinale, con un bel 20”93 che vale il quarto posto nella prima volata e il ripescaggio. Una smorfia di dolore negli ultimi metri della propria prova di semifinale è però il preludio all’epilogo più difficile da digerire: Tanzilli accusa un guaio muscolare e la sua corsia numero 2 in finale resta purtroppo vuota.
Una chiusura amara di Europeo Under 23 che racchiude comunque una consapevolezza importante: nonostante il problema sorto nella fase conclusiva della sua semifinale Simone è stato comunque in grado di guadagnarsi un posto tra i migliori otto under 23 d'Europa, a dimostrare le grandi potenzialità di un atleta approdato alla pista solo da due stagioni (fino al 20156 giocava a calcio nella Roncalli) ma già capace di due argenti ai Campionati Mediterranei Under 23 (200 e 4x100), di due titoli nazionali Promesse sui 200 e dell’oro tricolore Assoluto nelle staffette 4x100 outdoor e 4x200 indoor nel 2016. Tanzilli, cui tutta la famiglia Riccardi augura un grande “in bocca al lupo!”, è stato anche titolare sul mezzo giro di pista in Coppa dei Campioni a Leiria: a batterlo all’epoca solo il futuro campione d’Europa Under 23 a Bydgoszcz Jan Volko.
Purtroppo anche Wanderson Polanco disputa una finale senza poi risultare classificato: accade nella staffetta 4x100. Il nostro “Gigante Gentile” interpreta l’ultima frazione: in batteria, assieme a Luca Cassano, Jacopo Spanò e Lodovico Cortelazzo, porta al traguardo in testimone in 39”69 per una seconda piazza nella prima eliminatoria che vale la finale; nella gara per le medaglie il terzo cambio tra Andrea Federici e lo stesso Polanco (nelle prime due frazioni ci sono sempre Cassano e Spanò) è lunghissimo e l’Italia non fa meglio di 40”44 per una settima posizione provvisoria che purtroppo verrà cancellata da una squalifica.
L’epilogo non è stato fortunato, ma Simone e Wanderson torneranno in gara con una grande voglia di rivincita!
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