Saremo sicuramente poco fantasiosi ad associare Mario Lambrughi e Filippo Tortu rispettivamente a un personaggio dei videogame come Supermario e a una creatura dei fumetti come Superpippo, ma la serata del Golden Gala per i due atleti legati all’Atletica Riccardi Milano 1946 (uno attuale maglia verde, l’altro nato agonisticamente in Riccardi) è davvero super.
All’Olimpico inizia Lambrughi (FOTO di Mario Grassi in home) con la gara nazionale dei 400 ostacoli: il profumo è già quello iridato visto che Mario domina la prova e chiude in 49”41, suo secondo tempo di sempre a 6/100 sia dal PB (primato sociale Riccardi) sia dal minimo per i Mondiali di Londra. «Due obiettivi ma lo stesso tempo da battere: non posso sbagliarmi» ha scherzato a caldo il semifinalista europeo di Amsterdam prima di aggiungere: «Ho commesso un piccolo errore al primo ostacolo poi la gara è stata perfetta: le condizioni climatiche erano ideali, credo di aver corso al massimo per la mia forma attuale».
Fantasmagorico il mezzo giro di pista di Filippo Tortu: il brianzolo ancora 18enne (è nato il 15 giugno 1998, FOTO Colombo/FIDAL a sinistra), sbocciato in Atletica Riccardi Milano 1946 prima dell’arruolamento in Fiamme Gialle, torna a gareggiare sui 200 dopo 732 giorni in un contesto come la Diamond League e incendia lo Stadio Olimpico con un fenomenale 20”34 che lo porta al di sotto dello standard per i Mondiali di Londra e lo colloca al quarto posto delle graduatorie italiane Assolute all-time (secondo italiano Under 20 dietro ad Andrew Howe con 20”28 vinse l’iride Juniores nel 2004). Davanti a Tortu solo Andre De Grasse in 20”01 (primo canadese a riuscirci), Christophe Lemaître (20”29, terzo tempo europeo dell'anno) e Ameer Webb (20”33): Filippo era addirittura davanti all’uscita di curva. «Confesso che non mi aspettavo un tempo del genere - ha dichiarato Filippo a Fidal.it - sono partito molto forte rispetto ai miei standard, e all'uscita della curva ero in una posizione così buona che mi sono sorpreso, chiedendomi che cosa stesse succedendo. Negli ultimi 30 metri sono finito un po' in riserva, ma sono contentissimo. Di solito, anche dopo un buon tempo, riesco a vedere dove siano i margini di miglioramento. Ma questa sera, in questa atmosfera pazzesca, non saprei dire dove limare i dettagli. Avvicinare il record U20 di Andrew Howe, fare lo standard per i mondiali di Londra, vedere avversari come Lemaitre praticamente al mio fianco... tutto questo è super emozionante e mi riempie di sicurezza».
In tutto questo fioccare di grandi prestazioni si rischia quasi di scordarsi il 10”38 di Federico Cattaneo: il nostro sprinter (FOTO di Mario Grassi a destra), vicecampione italiano Assoluto dei 100 in carica, corre senza paura nell’arena della gara internazionale e sigla il terzo tempo di sempre a un decimo esatto da Savona, finendo nono nella volata vinta dal britannico Chijindu Ujah in 10”02.
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