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Lo storico sabato dell’Atletica Riccardi Milano 1946 è arrivato: le maglie verdi sono in gara a Leiria (Portogallo) per la Coppa dei Campioni per club, per difendere al meglio l’onore del nostro sodalizio e per riportare l’Italia nel Gruppo A della competizione continentale per club (sono promosse le prime due squadre: in palio sei punti per ogni vittoria, cinque per ogni secondo posto e così via fino al punto assegnato per la sesta piazza). La missione è compiuta: i “riccardiani” guidati dal presidente Sergio Tammaro e dal direttore tecnico Alessandro Nocera in 20 gare conquistano sei vittorie e 18 podi trionfando nel Gruppo B nel bellissimo scenario dello stadio Pessoa! La felicità è colorata di verde: di tutta la delegazione Riccardi e, siamo sicuri, anche di Renato Tammaro da lassù.

Che sia un buon giorno si vede subito dalla prima gara: Mario Lambrughi domina i 400 ostacoli in 50”36 correndo in solitaria in corsia 4 e rifilando oltre 3” al più immediato inseguitore. “Le condizioni erano ideali, in cuor mio speravo di scendere sotto i 50 secondi” dice Supermario a caldo: senza avversari e alle dieci del mattino (ora locale) va benissimo così. Prova gagliarda dal punto di vista caratteriale per Andrea Romani negli 800: il vicecampione europeo Allievi si mette in luce già al primo giro e poco prima dei 600 metri lancia la controffensiva arrendendosi solo al più accreditato finlandese Jaakko Laakso. Il crono dice 1:53.88 per Romani, tempo che “nasce” però da un passaggio da 58” ai 400. Lorenzo Rocchi si conferma su buoni standard: con un 56.63 corroborato da un 56.02 al quarto e ultimo tentativo (quattro turni per tutti nella manifestazione) si piazza secondo dietro solo al finlandese Juho Saarikoski.

L’equipe finnica Tampereen Pyrinto guida dopo tre gare con un punto sulla Riccardi, ma dura poco: Mustapha El Haouari nei 3000 siepi dopo alcune schermaglie iniziali segue il proprio passo e si intasca cinque punti con la seconda piazza da 9:32.81; Alessandro Castelli sigla un buon 14.50 ed è sorpresa da piazza d’onore nel getto del peso; Federico Biancoli avvicina lo stagionale a 4.60 ed è terzo nell’asta; Federico Cattaneo si arrende solo al vicecampione europeo indoor dei 60 e con 10”60 è secondo nei 100. Dopo sette gare la Riccardi 1946 conduce la Coppa dei Campioni con 35 punti davanti ai 29 dei finlandesi di Tampere.BRAGA IMG 4241

All’ora di pranzo le maglie verdi mettono ulteriormente il turbo. Alessandro Sibilio inscena un capolavoro sui 400 piani: con 47”19 arriva la vittoria ma soprattutto dopo 33 anni abbatte il record sociale Juniores (e con un margine di 91/100!) detenuto dal 1984 da Vito Petrella! Stefano Braga merita un grandissimo applauso: un infortunio muscolare al secondo salto (in bocca al lupo Stefano!) lo costringe a fermarsi ma il 7.15 “piazzato” al primo turno gli consente di portare a casa il massimo della posta. Ultimi ostacoli da incorniciare per Carlo Giuseppe Redaelli, che si invola verso il successo nei 110 metri con barriere con lo stagionale di 14”15 prima di “volare” verso l’aeroporto per un impegno professionale che lo obbligherà a essere a Catania già domattina. Dopo 10 gare la Riccardi guida con 17 punti sugli slovacchi dello Stavbar Nitra.

La seconda parte di giornata inizia con l’undicesimo podio su 11 gare: Fabio Vian è terzo nel disco con 46.18. Seconda piazza anche per Nicola Ciotti nel salto in alto: in quella che è (forse!) l’ultima gara della sua carriera e (altrettanto forse) la prima con la maglia verde il saltatore riccionese (40 anni) con quattro misure superate alla prima prova arriva a quota 2.00, poi va a quota 2.06 per inseguire il primato italiano Master M40, missione compiuta al primo colpo! Il precedente limite era peraltro detenuto da Luca Toso, coach di Lorenzo Biaggi, e da Marco Segatel con 2.04. Ciotti prova poi 2.10 e poi si riserva un terzo assalto a 2.12: niente da fare ma arrivano cinque punti preziosissimi alle spalle dello slovacco Lukas Beer. Lo Stavbar Nitra conquista anche i 200 metri e il salto triplo, ma le maglie verdi sono lì: Simone Tanzilli è secondo nel mezzo giro di pista con 21”13, Andrea Carenini coglie la piazza d’onore nel triplo con 14.26.

Il quadro dei concorsi si chiude con la bella spallata di Davide Ballico che con l’ultimo turno a 58.98 si getta alle spalle i problemi fisici e agguanta quattro punti importanti e la terza posizione.

Buone note dal mezzofondo: Francesco Marino è protagonista di un bel 5000 in cui combatte a lungo per la seconda piazza prima di chiudere terzo con 15’20”48; il giovanissimo Pietro Capra (classe ’99) e un Lorenzo Balducci debuttante sulla distanza di gara lottano per conquistare punti preziosi piazzandosi rispettivamente quinto nei 1500 (4’19”26) e quarto nei 3000 (9’18”50). L’apoteosi arriva con le “staffette perfette”, entrambe vincitrici: con il 41”28 della 4x100 che si impone con Giacomo Tortu, Simone Tanzilli, Federico Cattaneo e Wanderson Polanco e con 3’13”06 della 4x400 firmata Alessandro Sibilio, Andrea Romani, ancora Tortu e Mario Lambrughi. Poi è solo festa, da condividere con la Bracco vincitrice al femminile e con ragazze e ragazzi di altri Paesi e altri percorsi atletici, in un unico grande carosello in mezzo al campo.

La prima parte delle foto sono pubblicate nella galleria fotografica a questo link:

https://www.atleticariccardi.it/live-la-riccardi-protagonista-in-coppa-dei-campioni)

 

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