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FIDAL

Alessandro Orlandi consigliereQualche settimana fa avevamo pubblicato il bellissimo racconto della propria esperienza in Riccardi di Rino Darsena, rientrato nel 2017 nel Consiglio Direttivo dell’Atletica Riccardi Milano 1946 e figura-cardine della nostra segreteria: oggi proponiamo una piccola presentazione delle altre due new entry in Consiglio, ben sapendo che si tratta di volti già parecchio conosciuti dagli appassionati e dagli amici delle maglie verdi.

Alessandro Orlandi, nato il 4 maggio 1972, porta con sé due tratti peculiari dell’avventura sportiva della Riccardi: la velocità e la milanesità. Bronzo agli Europei Juniores di Salonicco 1991 nei 100 metri, Orlandi atleticamente ha vissuto tutta la trafila giovanile con la maglia verde a partire dalla categoria Cadetti: «I miei genitori abitavano a 100 metri dal presidente Renato Tammaro. Della Riccardi ho un ricordo fantastico, la società è divenuta un sinonimo di “milanesità” con la sua storia e la sua nascita all’indomani della chiusura della Seconda Guerra Mondiale: Renato Tammaro, pur non essendo originario di Milano, è divenuto un simbolo di questa città» dice Alessandro. In Consiglio ha una “mission” precisa: «Aiutare la società a concentrarsi sul settore giovanile in un momento in cui il reclutamento è tutt’altro che semplice»

Ecco il racconto della sua carriera tratto dal libro per i 50 anni della Riccardi: “Inizia giovanissimo con la scuola media Tiepolo, ove è seguito dal prof. Curtarelli. Nel 1986 vince la finale del “Ragazzo più veloce di Milano“, che lo lancia tra gli scattisti d’avvenire. Viene affidato al prof. Alberti che ne affinerà le qualità tecniche ed agonistiche. A 16 anni, nel 1988, ai campionati italiani allievi vince il titolo della 4x100 ed è 2° nei 400 in 49”21. Nel 1990 viene inserito nella staffetta 4x100 nazionale juniores che batterà il primato italiano di categoria (40”11) vincendo nell’incontro Gran Bretagna - Italia - Australia. Il mese successivo Alessandro partecipa ai campionati mondiali juniores in Bulgaria con la 4x100 che, migliorando ancora il limite italiano con un eccellente 39”92, sarà 6a in finale. Ottima l’annata 1991. Inizia con una bella vittoria a Salamanca nell’incontro delle 8 Nazioni, ove correrà i 100 metri in 10”28, sia pure in favore di vento. Prosegue con i titoli italiani juniores dei 100 metri e della staffetta 4x100 e soprattutto con la medaglia di bronzo che conquista a Salonicco ai campionati europei juniores nei 100 metri in 10”54, nuovo primato della Riccardi. Tour de force per Orlandi a Salonicco:  gareggerà 7 volte e andrà in finale in 3 gare (100, 4x100 e 4x400). Nel 1992 Alessandro vincerà un altro titolo italiano, quello delle Promesse, a Torino,Enrico Saraceni consigliere sui 100 metri in 10”64, dopo aver perso la prima parte della stagione per infortuni. Passato nel 1993 alle Fiamme Azzurre è campione d’Italia assoluto indoor sui 60 metri, per tornare in maglia verde alla Coppa Italia, ove sarà 2° sui 100 permettendo alla Riccardi di piazzarsi al 3° posto assoluto così come nel 1995 quando vincerà i 100 metri e sarà 3° nella 4x100 alle Universiadi in Giappone”.

 

 

Il terzo nuovo consigliere è un altro atleta che al verde ha messo sopra l’azzurro della Nazionale: Enrico Saraceni, primatista del mondo M40 con 47”81 ma azzurro nella Nazionale maggiore quando aveva già superato i 35 anni. Classe 1964, Saraceni è il capitano emerito della Riccardi e rende bene l’idea di come abbia accolto la proposta del presidente Sergio Tammaro di entrare nel Consiglio Direttivo: «A decidere ho impiegato meno di 10”79, ovvero il mio primato sui 100. L’idea mi entusiasma molto, da lassù a Renato sarà scesa la consueta lacrimuccia». Con il prossimo trasferimento a Brescia (Saraceni lavora per le Poste Italiane) Saraceni si avvicinerà anche alla realtà milanese potendo restare così più vicino alla Riccardi. Enrico non ha comunque appeso le scarpette al chiodo, tutt’altro: «Punto agli Europei Master all’aperto di Aarhus, in Danimarca, dal 27 luglio al 6 agosto» dice il capitano emerito, che in carriera è stato capace di correre in 46”86 a 37 anni (2001) e che oltre ai 400 metri outdoor M40 ha detenuto anche i limiti mondiali Master di 200 metri indoor M40 (21”96), 400 metri indoor M40 (48”95 ma corso a 44 anni) e staffetta 4x200 indoor M35.

Due cuori verdissimi al servizio della Riccardi, prima in pista, oggi anche da consiglieri.

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