Sabato 4 marzo Alessandro Sibilio e Andrea Romani porteranno a 106 unità “l’esercito” di atleti in azzurro dell’Atletica Riccardi Milano 1946: i due ragazzi campani allenati da Gianpaolo Ciappa prenderanno parte al triangolare Francia-Germania-Italia Under 20 al coperto nel palazzetto di Halle (Germania). Per questioni squisitamente cronologiche nel virtuoso albo Riccardi sarà Sibilio l’azzurro numero 105 e Romani il numero 106: Alessandro infatti disputerà i 400 metri (dove con il 47”85 dell’argento tricolore Juniores parte col terzo accredito sui sei contendenti a soli 8/100 dal capofila, l’altro azzurrino Edoardo Scotti) alle ore 17.25, Andrea Romani (che non affronterà il campione italiano Assoluto Simone Barontini e che partecipò anche al triangolare 2016 a Padova quando era ancora allievo) invece affronterà gli 800 metri alle ore 17.10.

Romani e Sibilio: coetanei (entrambi sono nati nella primavera 1999), compagni di squadra, concittadini, compagni di allenamenti (tra San Paolo e Virgiliano), pure compagni di classe al Liceo Scientifico Mercalli di Napoli (entrambi hanno iniziato le scuole primarie in anticipo scolastico e quindi affonderanno la maturità quest’anno). Ve li presentiamo attraverso sette domande, cui ognuno ha risposto in piena autonomia senza conoscere (o quasi) le risposte del compagno di colori.

 1) La tua carriera, pur ancora breve, ha vissuto già momenti indimenticabili: qual è la gara che ti ha fatto capire che potevi diventare un ottimo atleta?

Andrea Romani: «Il meeting di Gavardo dell’anno scorso: partivo con uno degli ultimi accrediti, sono arrivato secondo con una grandissima rimonta nel finale. Per me è stata un’iniezione di fiducia notevolissima: mi sono sbloccato di testa».

Alessandro Sibilio: «Al Brixia Meeting 2016: è lì che è iniziata la mia ascesa. Mi sono liberato di mente e ho capito che potevo fare una buona stagione»

2) Gli Europei Under 18 di Tbilisi sono stati un momento eccezionale (due titoli su 400 ostacoli e staffetta 100+200+300+400 per Sibilio, l’oro della staffetta svedese e l’argento negli 800 per Romani): raccontaci un flash di quell’esperienza che ti è rimasto impresso nel cuore.

Romani: «Ci sono tanti ricordi bellissimi: è stato un momento importante per crescere mentalmente, ha dato un senso alle stagioni precedenti. Senza un problema di salute in un momento cruciale della preparazione e se non mi fossi fatto imbottigliare poteva andare pure meglio».

Sibilio: «Il dialogo con Gianpaolo prima dei 400 ostacoli che poi avrei vinto. Mi disse: “La finale è un buon obiettivo raggiunto ma ora corrila con la testa libera e il cuore pieno”».

3) Quali sono le tue speranze per il 2017 in maglia verde?

Romani: «Prima bisogna qualificarsi e poi occorre arrivarci in forma, ma il mio sogno è vincere l’oro agli Eurojuniores a Grosseto. Se devo sognare faccio un bel sogno, no?».

Sibilio: «Sicuramente vorrei correre una buona stagione: cerco il PB sugli ostacoli e la finale agli Europei Juniores di Grosseto…magari facendomi una sorpresa come a Tbilisi 2016».

4) Il tuo rapporto con coach Ciappa.

Romani: «Viviamo pure nello stesso palazzo e con questo dico tutto. Tra noi c’è un rapporto come quello tra padre e figlio».

Sibilio: «Ormai è parecchio tempo che ci conosciamo: tutto iniziò quando mi vide provare da solo il lancio del vortex. Per me è un secondo padre: mi confido spesso con lui».

5) Il tuo rapporto con la scuola.

Romani: «La quinta è un anno molto pesante, ma me la sono sempre cavata molto bene con una media attorno all’otto. Prediligo le materie scientifiche: farò Ingegneria industriale».

Sibilio: «Odio filosofia ma non solo per la materia in sé…diciamo che preferisco le materie scientifiche: all’università farò Ingegneria».

6) Il tuo rapporto con l’altra metà del cielo.

Romani: «Mah…diciamo che sono piuttosto spigliato e non certo timido».

Sibilio: «Rispetto all’atletica…mi sono impegnato meno: non ho potuto dare il mio meglio. Ma recupererò (ride, ndr)».

7) Il tuo rapporto con il tuo compagno di allenamenti e di squadra.

Romani: «Alessandro ed io siamo cresciuti assieme, è la persona che vedo di più: non è un caso che i risultati del 2016 siano arrivati assieme».

Sibilio: «Il rapporto è molto stretto: siamo come fratelli, condividiamo tutto. È stato davvero bello condividere pure l’oro europeo con la staffetta».

Ora c'è un'altra trasferta azzurra da condividere: la novità è la maglia verde sotto quella azzurra.

Ce. Ri.

FOTO di Mario Grassi: a sinistra Alessandro Sibilio, a destra Andrea Romani.