Massimiliano Ferraro è pronto a debuttare nella stagione indoor con i colori dell’Atletica Riccardi Milano 1946. Una considerazione quest’ultima che va proposta per dovere di cronaca dopo l’infinita querelle del 2016 assieme a una semplice annotazione: la maglia verde è anche l’ultima divisa indossata in una gara in terra italiana dall’avvocato partenopeo lo scorso 25 giugno nel giorno del trionfo della 4x100 ai Campionati Italiani Assoluti di Rieti (Max avrebbe poi corso 100 e 4x100 agli Europei di Amsterdam con la Nazionale).
Una maglia che finalmente il nostro Ferraro può vestire senza “se” e senza “ma” e soprattutto a caccia subito di un buon tempo in quella che è forse la distanza che più di tutte sembra tagliata sulle sue caratteristiche di sprinter: i 60 metri indoor. L’appuntamento per il debutto è fissato per sabato 21 gennaio in una riunione regionale a Modena: una gara di passaggio in cui iniziare a coltivare sogni azzurri. «Spero d’essere in buona condizione: ho avuto qualche problema alla schiena che mi ha infastidito per un po’ di tempo» dice l’ex sciatore, 26 anni da compiere il prossimo 6 febbraio. L’obiettivo dell’inverno è chiaro: «Qualificarmi per gli Europei indoor di Belgrado dal 3 al 5 marzo». Il minimo EAA è già in tasca, ma è ben difficile che basti 6”74 per difendere i colori azzurri in Serbia: «Credo che occorra correre almeno in 6”65» spiega Max, allievo di Alessandro Nocera che vanta PB da 10”26 sui 100 all’aperto e da 6”68 nello sprint puro in sala. Va da sé che Ferraro adocchi il personale e anche, nel contempo, il record sociale della Riccardi, fissato a 6”62 da Fabio Cerutti nel 2007: chissà che Modena non sia già l’occasione per migliorarsi.
A proposito di 60 sabato a Modena è iscritto pure Wanderson Polanco: con i crono da 6”66 (convalidato pur con qualche dubbio sulla partenza) e 6”76 corsi a Bergamo è lui attualmente il leader stagionale della Riccardi nella velocità.
A Modena annunciato pure Stefano Braga nel lungo e, in campo femminile, un atteso esordio: quello di Francesca Berti, atleta toscano trasferitasi a Milano e istruttrice Riccardi molto apprezzata per il lavoro sia sul campo sia in segreteria. Per lei il menù parla di 60 metri: le sue specialità d’elezione sono però i 400 ostacoli, in cui ha un PB da 1’06”55, e i 400 piani, corsi in carriera in 58”98.
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