In atletica leggera dettano legge il metro e il cronometro: per determinare il valore di una prestazione si risponde sempre alla domanda “quanto?” (quanto si corre? Quanto si salta? Quanto si lancia?). Solo nella fase di perfezionamento si dà importanza anche al “come” si esegue il gesto atletico. La sfera della salute, intesa soprattutto alla prevenzione di futuri infortuni, è invece molto più legata alla domanda “come”: come corriamo? Come saltiamo? Eseguiamo i gesti in modo corretto o compiamo errori che possono comportare problemi fisici? 

Per fare una valutazione su “come” si “muovono” gli iscritti ai corsi di atletica organizzati dall’Atletica Riccardi Milano 1946 verranno allestiti una serie di test già noti in letteratura scientifico-sportiva come adatti a misurare le qualità alla basedel movimento. «Si tratta di test di ingresso che non necessitano di strumenti particolari o macchinari - spiega il professor Giampietro Alberti -. L’obiettivo è effettuare una sorta di screening per comprendere anche eventuali problematiche, come, per esempio quelle relative alla postura, che potrebbero favorire l’insorgere di infortuni. Di solito si valutano le qualità di base per capire poi quali caratteristiche si perdono crescendo: per questo in futuro sarebbe utilissimo svolgere questi test anche al termine della stagione dei corsi».

Un’iniziativa importante che lancia un messaggio piuttosto chiaro: all’Atletica Riccardi Milano 1946 la salute e l’integrità fisica (presenti ma anche future) dei propri corsisti sono al primo posto tra le priorità.