Altra fatica e altra impresa per Alessandro Claut: stavolta tocca a Sua Maestà la maratona e anche sui 42,195 km l’esperto atleta in maglia verde dimostra d’essere sul pezzo. Dopo le vittorie nelle mezze maratone di Eindhoven (con PB a 1 ora 08’08”) e Lecco il fondista, già finalista tricolore Assoluto sugli 800 metri, si schiera al via della maratona Valencia Ciudad del Running: al traguardo capitalizza la bella condizione già messa in mostra con la 36esima posizione in 2 ore 24’16”. Il crono è notevolissimo e va a “massacrare” il precedente PB del consigliere dell’Atletica Riccardi Milano 1946, ovvero il 2 ore 28’22” con cui fu 22esimo (e terzo degli italiani) alla New York City Marathon il 1° novembre 2015. A Valencia Claut è il secondo dei corridori italiani la traguardo alle spalle di Alessandro Brancato (18esimo in 2 ore 18’50”): il successo, in una gara di altissimo livello, va al keniano Viktor Kipchirchir in 2 ore 07’39”.

La dedica di Alessandro dal suo profilo Facebook è per coach Pino Guarnaccia e per i compagni di allenamento: «Un grazie enorme a Pino e ai suoi consigli, ai miei compagni di allenamento, nessuno escluso, e a chi in questi mesi ha avuto tanta pazienza nello starmi vicino. Sarà molto banale dirlo, ma questo risultato è sicuramente anche vostro».

Se oggi Claut è sinonimo di corse su strada e gare a lunga gittata all’inizio di questo decennio Alessandro corse gli 800 in 1’50”92 e il giro di pista sotto i 50” (49”71): la sua parabola è un inno alla corsa senza confini o preconcetti.

NELL'IMMAGINE a sinistra l'articolo di Giorgio Rondelli su "La Gazzetta dello Sport - Milano&Lombardia" di martedì 22 novembre 2016.