La squadra maschile dell’Atletica Riccardi Milano 1946 si è già arricchita di due preziosissime pedine per la stagione 2017, non solo in ambito Assoluto ma anche per i Campionati Società Under 23 e (ovviamente) per i Campionati Italiani individuali Juniores. Sono due ragazzi del ’99, entrambi reduci da un 2016 azzurro. O meglio, azzurrissimo: lo scorso mese di luglio agli Europei Under 18 a Tbilisi (Georgia) Alessandro Sibilio vinse il titolo continentale dei 400 ostacoli, Andrea Romani fu argento negli 800 ed entrambi conquistarono la medaglia d'oro con due frazioni decisive (la terza per Sibilio, la quarta per Romani) nella staffetta 100+200+300+400.
Entrambi provengono dal Centro Ester Napoli, entrambi sono allenati da un amico di vecchia data della Riccardi 1946: Gianpaolo Ciappa. Il trait d’union tra la realtà partenopea e la maglia verde è stato proprio il dottor Ciappa, cardiologo. Il legame di Ciappa con la Riccardi 1946 affonda le proprie radici oltre un decennio fa: i due figli del tecnico, il marciatore Francesco e il siepista Paolo (nella foto di Mario Grassi con Romani e Gian Paolo Ciappa), facevano parte della squadra vincitrice degli scudetti Assoluti vinti a Caorle 2009 e a Sulmona 2011 (Paolo vinse anche il titolo per Società Under 23 nel 2009 a Caravaggio). «Il mio rapporto con la Riccardi è di grande affetto - spiega Gianpaolo Ciappa -: a livello familiare eravamo tutti molto legati a Renato Tammaro, persona eccezionale, e oggi con il presidente Sergio siamo grandi amici. In Riccardi i miei figli ed io ci siamo sempre trovati benissimo, come in una grande famiglia: credo di essere riuscito a trasmettere queste sensazioni anche ad Andrea e Alessandro».
Già, Andrea (Romani, FOTO a destra) e Alessandro (Sibilio), i due futuri protagonisti in maglia verde, i primi nuovi arrivi in Riccardi che presentiamo in quest’autunno: divisi da sole quattro settimane (Sibilio è nato il 27 aprile 1999, Romani il 25 maggio dello stesso anno), compagni di classe (frequentano la quarta al liceo scientifico Mercalli di Napoli), “di stanza” al medesimo campo di allenamento (in estate al campo scuola Virgiliano a Posillipo, nelle altre stagioni nella pista di atletica dello stadio San Paolo) ma diversissimi per tanti aspetti. È lo stesso allenatore, che li allena da quando erano bambini, a descriverli: «Andrea si è sviluppato molto in fretta: aveva iniziato con la marcia passando poi in fretta alla corsa, già nella categoria Ragazzi correva su ottimi tempi, nel 2014 vinse il titolo italiano Cadetti dei 1000 a Borgo Valsugana, l’anno successivo sugli 800 scese a 1’50”16 e sfiorò la finale mondiale Under 18. Alessandro invece è cresciuto più gradualmente, da cadetto si è piazzato quarto nei 300 ostacoli ai Campionati Italiani, fino a esplodere quest’anno. Andrea è un ragazzo iperattivo dal carattere esplosivo, nel gruppo è anche un po’ “casinista”; Alessandro è più tranquillo, forse più timoroso ma ha trovato grande consapevolezza grazie alla propria crescita fisica e mentale e grazie ai risultati ottenuti. Anche a scuola, dove entrambi ottengono ottimi risultati, sono molto diversi: Andrea apprende moltissimo già in classe e a casa può studiare poco, Alessandro si deve applicare di più nello studio domestico».
Se le affettuose parole del dottor Ciappa assegnano a Romani e Sibilio il ruolo di “gemelli diversi” della Riccardi Juniores i numeri li presentano invece come pedine importantissime anche per la squadra Assoluta.
Alessandro Sibilio (un metro e 91 per 75 kg, FOTO a sinistra) sui 400 ostacoli con barriera da 84 centimetri tra il primo e il secondo anno da allievo è cresciuto da 56”07 a un fantastico 51”46, il crono con cui ha vinto il titolo europeo Under 18 in Georgia: il tempo gli vale anche la Miglior Prestazione Italiana Allievi in coabitazione con Matteo Beria, che il 3 dicembre 2013 con il medesimo tempo vinse le Gymnasiadi a Brasilia. Sibilio è anche un grande quattrocentista: a Roma il 2 giugno scorso ha vinto il titolo italiano studentesco con 47”77, tempo che lo colloca nella top ten italiana all-time a livello Allievi e che, ai Campionati Italiani di categoria, gli avrebbe consentito di vincere l’oro tricolore pure sulla distanza piana (Sibilio ha vinto a Jesolo il titolo nazionale dei “quattro acca” (foto di Mario Grassi) dopo che ad Ancona si era preso un sorprendente argento sui 200 indoor (foto di Mario Grassi). «Alessandro è soprattutto un grande ostacolista - analizza Ciappa -: sa adattare il passaggio della barriera al suo modo di correre, non “subisce” l’ostacolo».
Andrea Romani (179 centimetri per 62 kg) purtroppo non ha vissuto una primavera fortunata: a intralciare la sua preparazione (dopo il titolo italiano Allievi dei 400 metri indoor con un 48”97 (foto di Mario Grassi) decisamente significativo e il limite italiano di categoria sui 500 metri all’aperto con 1’03”37) è stato un avversario microscopico quanto debilitante come la mononucleosi. Nonostante tutto il giovane mezzofondista e il suo tecnico sono riusciti ad arrivare al top per gli appuntamenti più importanti tra giugno e luglio: a Jesolo è protagonista di un epico duello con Simone Barontini (SEF Stamura Ancona foto di Mario Grassi) che vede il marchigiano vincere il titolo nazionale con il nuovo record italiano di categoria a 1’48”76 e Romani distruggere il PB con un eccellente 1’49”02; a Tbilisi in una bellissima finale europea Andrea si prende l’argento in 1’49”58, battuto solo dal britannico George Mills e davanti allo stesso Barontini. «Vedere correre due ragazzi di 17 anni come Andrea e Barontini a Jesolo è uno spettacolo: tempi di questo livello significano aerobia a iosa ma anche qualità anaerobiche decisamente spiccate. Romani è un ottocentista ma può spaziare con maggiore agio sui 400 rispetto ai 1500» commenta Ciappa.
Le premesse sono eccellenti, ma, per dirla con le parole del tecnico «la vera atletica inizia solo da Assoluto»: un aspetto che Romani e Sibilio inizieranno ad assaggiare nella prossima stagione. Con quali prospettive? Gianpaolo Ciappa la pensa così: «Dovranno dimostrare di avere la maturità giusta per entrare in una società importante come l’Atletica Riccardi Milano 1946, per la quale è necessaria anche una professionalità diversa. Per loro confermare le prestazioni del 2016, qualificarsi per l’Europeo Juniores di Grosseto e correre una buona gara nel campionato continentale sarebbe un buon risultato». Questi gli obiettivi tecnici: già le indoor racconteranno se i due ragazzi possono sognare anche più in grande. E sognare, nell’anno della maggiore età e con una maglia verde indosso, è quasi naturale.
Cesare Rizzi
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