Sfortuna, intoppi fisici, imprevisti della vita: il primo week-end di Societari Assoluti 2016 a Busto Arsizio (prima fase regionale) per l’Atletica Riccardi è tutt’altro che tranquillo, ma le maglie verdi superano tutto di slancio. Il doppio obiettivo è infatti centrato: in primis erano neccessarie 18 prestazioni da 14 diverse specialità per accedere alle fasi regionali successive dei Societari e la Riccardi le copre con 16.487 punti complessivi, a una signora media punti (915 punti/gara); in secondo luogo per confermare la permanenza in Serie Oro occorrevano 17.200 punti provenienti da 20 prestazioni in 16 diverse specialità e la Riccardi ne colleziona 17.923. Le 16 specialità considerate sono 100, 200, 400, 800, 1500, 5000, 3000 siepi, 110 ostacoli, 400 ostacoli, alto, asta, lungo, peso, disco, giavellotto e 4x100, con doppio punteggio nei 100 (Giovanni Galbieri + Giacomo Tortu), nei 400 (Mario Lambrughi + Michele Carboni), nei 5000 (Jamel Chatbi + Alessandro Claut) e ovviamente nei 400 ostacoli (Mario Lambrughi + Aramis Diaz).
Tra infortuni, vento e ritardi ferroviari di certo non è una domenica semplice per la Riccardi. Già il sabato Giovanni Galbieri (peraltro non al top per il mal di schiena “ricordo” di un tamponamento automobilistico subìto il giorno precedente) aveva fronteggiato un metro e mezzo di vento in faccia. La domenica Eolo nega invece a Simone Tanzilli un tempo stratosferico: il primatista italiano Promesse dei 150 vince i 200 e spara un 21”14 eccellente nonostante un vento a -2,4 m/s, un crono che vale tranquillamente un tempo sub-21” in condizioni normali e che rappresenta comunque il PB del bravo Simone.
Gli infortuni purtroppo sono una variabile spesso presente nell’atletica leggera. A Busto paga dazio Lorenzo Biaggi, che patisce in riscaldamento un fastidio a un piede ma riesce comunque a difendersi con grande ardore agonistico, arrampicandosi fino a 2.09 al terzo tentativo e al secondo posto. Soufiane El Kabbouri al primo 800 della stagione onora al meglio la maglia nonostante un forte dolore all’anca sinistra per una borsite: l’1’52”03 (quarto) chiaramente non lo soddisfa, ma la Riccardi si leva il cappello di fronte al suo spirito di sacrificio. Nei prossimi giorni verrà visitato dal professor Combi. Ha dell’incredibile poi l’avventura di Aramis Diaz, un’autentica odissea ferroviaria: l’ostacolista residente a Ostia parte da Roma già con un’ora di ritardo, poi viene bloccato da un incidente ferroviario nei pressi di San Donato (un 32enne di San Giuliano Milanese viene travolto da un treno); grazie all’intervento di Sergio e Marica Cattaneo viene portato a tempo di record al campo bustocco, dove (in quarta e ultima serie per poter avere qualche minuto in più per prepararsi) si riscalda per 10 minuti e piazza un 52”79 di valore notevole visti i preamboli. Capitan Aramis non può essere soddisfatto così come non lo è Mario Lambrughi, autore di 51”98: con il forte vento a disturbare gli atleti in gara era veramente complicato fare di più. La Riccardi, nonostante tutto, fa doppietta: primo e secondo.
La nota più positiva della domenica arriva da Jamel Chatbi, un leone anche nei 5000 dopo il successo sui 3000 siepi. Tra le siepi Jamel aveva vinto in solitaria, nella distanza più lunga va via alternandosi con Yassine Rachik (Cento Torri Pavia) e lo fulmina nel finale in 14’00”60, tempo notevole. Corrono bene anche il veterano Alessandro Claut e lo junior Mustapha El Houari, 19 anni di differenza ma un 5000 chiuso quasi appaiati (15’16”92 per Claut, 15’17”99 per El Haouari). Nel peso Alessandro Castelli è quarto con 14.85, nel lungo arriva il 6.04 di Marco Merrone, nel martello Alessandro Grizzaffi lancia a 41.20.
La Riccardi difenderà lo scudetto di Jesolo all’Arena di Milano sabato 24 e domenica 25 settembre: il primo passo nel lungo cammino dei Campionati di Società è compiuto. (Nella foto a sinistra il presidente Sergio Tammaro con Marica e Federico Cattaneo e il Capitano Aramis Diaz)
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