Da ieri giovedì 10 marzo i corsi dell’Atletica Riccardi 1946 hanno un nuovo istruttore: si chiama Alexander Petrenko, ha 33 anni e viene da Kaliningrad, città situata nel lembo di Russia che si affaccia sul Mar Baltico incastonato tra Polonia e Lituania.
Per chi non è grande appassionato di atletica il nome potrà non dire molto, ma Alexander ha un passato davvero illustre nel salto triplo: secondo agli Europei Under 23 di Erfurt 2005, bronzo agli Euroindoor di Madrid nello stesso anno, Petrenko (allenato da Evgeni Ter-Avanesov) nel 2007 è stato finalista iridato a Osaka (decimo con 16.66 dopo il 17.05 della qualificazione). Il suo primato, un eccellente 17.43, è finito referto dei Campionati Russi Universitari a Kazan nel 2008, anno in cui il saltatore ha preso parte anche ai Giochi Olimpici di Pechino finendo eliminato in qualificazione pur avendo fatto segnare la significativa misura di 16.97 (si entrava nei 12 con 17.11!). «Dei Giochi ricordo un’esperienza davvero bella dal punto di vista sportivo e umano ma anche la grande umidità pechinese» ricorda oggi Petrenko.
Dalla Russia e da Pechino 2008 alla Riccardi 1946: com’è arrivato Alexander alla nostra società? Per studi e competenze ma anche per amore. È lui stesso a spiegarlo: «Mi sono trasferito lo scorso autunno per seguire la mia fidanzata che sta studiando design alla NABA (Nuova Accademia di Belle Arti): Milano mi piace moltissimo» ci dice in un italiano che ogni tanto si “appoggia” ancora a qualche vocabolo in inglese ma che nel frattempo fa grandi progressi giorno dopo giorno («Sto studiando la vostra lingua» ammette sorridendo il nostro nuovo trainer). Petrenko in Russia si è laureato a Mosca nel corso corrispondente alle nostre Scienze Motorie: nel suo Paese d’origine ha seguito la preparazione di atleti dell’atletica ma anche di calcio, tennis, hockey ghiaccio e persino danza sportiva. «La mia aspirazione professionale è sempre stata quella di allenare ragazzi tra i 15 e i 20 anni», spiega: proprio per questo lo scorso novembre ha bussato alla porta della nostra sede e ora la sua competenza è al servizio dei ragazzi dei nostri corsi. Parlando di sport in Italia e in Russia l’ex vicecampione europeo Under 23 propone uno scenario interessante e tutt’altro che scontato: «Rispetto all’Italia in Russia, Mosca a parte, si trovano strutture sportive inferiori sia nel numero sia nella varietà: rispetto a qui la maggior parte degli impianti è molto vecchia».
Durante l’intervista Alexander ci chiede lumi sulle ultime vicende che hanno coinvolto Fabrizio Donato: l’atleta delle Fiamme Gialle è stato in passato suo avversario in pedana in più di un’occasione (tra queste ricordiamo la Coppa dei Campioni, vinta per tre volte da Petrenko con la maglia del Luch Mosca). Il russo, nato l’8 febbraio 1983, ha comunque ben sette anni in meno di Donato: non potrebbe essere ancora lui stesso un atleta e magari difendere i colori della Riccardi? «Ho smesso di gareggiare nel 2011, ma mi sono sempre allenato, pur non mantenendo l’intensità di prima: quello che mi è mancato in questi anni sono stati gli stimoli». Gli facciamo presente che a fine settembre c’è uno stimolo piuttosto interessante chiamato Campionato di Società, lui sorride interessato e annuisce: che la Riccardi abbia trovato un nuovo asso nella manica dal blasone internazionale?
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