La prima new entry di spessore tecnico per la squadra maschile Assoluta è un “pezzo da 90” del mezzofondo: nel 2016 correrà per l’Atletica Riccardi 1946 Soufiane El Kabbouri. Nato a Susa (TO) il 5 marzo 1993 da genitori originari del Marocco, El Kabbouri è atleta che debutterà l’anno prossimo nella categoria Seniores ma che ha già un palmares di valore: finalista agli Europei di Zurigo 2014 sui 1500 (chiuse al nono posto una gara caratterizzata da ritmi lentissimi e tante cadute: «Ho qualche rimpianto perché mi accontentai di essere approdato in finale, ma posso garantire che il pubblico del Letzigrund è davvero fantastico»), nelle categorie giovanili vanta la sesta piazza agli Europei Under 23 di Tallinn 2015 nei 1500 nella foto di Colombo Fidal in fondo all'articolo, il quarto posto ai Campionati Mediterranei di Aubagne 2014 sugli 800 e la maglia azzurra ai Mondiali Juniores di Barcellona 2012.
L’approdo in Riccardi per Soufiane, nato atleticamente nel CUS Torino, incarna la voglia di cambiare pagina e di puntare a un nuovo capitolo azzurro e a cinque cerchi: «La speranza che ho nel cuore per il 2016 è prendere parte ai Giochi di Rio de Janeiro. Con la maglia verde della Riccardi voglio invece aiutare questa gloriosa società a difendere il titolo vinto a Jesolo in quella che sarebbe la mia prima finale Oro». El Kabbouri sta lavorando sotto la guida di un binomio di sicura qualità:
l’allenatore di sempre Andrea Pellissier e un volto celeberrimo tra i coach del mezzofondo come Renato Canova, già mentore di Stephen Cherono (alias Saif Saaeed Shaheen) e Christopher Koskei che dal 2013 collabora con Pellissier nella preparazione del mezzofondista residente ad Avigliana (TO) nella foto a destra
El Kabbouri sarà una pedina preziosissima per il mezzofondo veloce della Riccardi: «I 1500 sono la specialità che sento più mia, ma in appoggio correrò pure gli 800» il pensiero dell’atleta piemontese, che vanta come PB da 1’47”58 (Nembro 2014) sul doppio giro di pista e 3’39”17 (Trento 2014) sul miglio metrico. Il 3’39”78 ottenuto il 13 settembre scorso a Rieti soddisfa peraltro già i criteri di qualificazione per gli Europei di Amsterdam 2016: «Con un punto fermo come questo già in tasca possiamo lavorare con maggiore tranquillità» spiega Andrea Pellissier, ricordando anche come «l’accesso alla finale europea sia una condizione necessaria per coltivare ambizioni olimpiche».
Soufiane ha appena concluso uno stage di allenamento federale a Siracusa e a metà gennaio si trasferirà in Kenya per una fase cruciale della preparazione (probabile debutto in maglia Riccardi 1946 agli Assoluti indoor sui 3000): la sua stagione potrebbe vederlo peraltro anche esplorare distanze più lunghe come i 5000 e i 3000 siepi. «Non mi pongo limiti mentali sulle distanze da affrontare: per me una nuova specialità è fonte di stimolo e curiosità» il pensiero di El Kabbouri, il cui fisico (1.84x61 kg) costituisce l’autentico prototipo dell’atleta per il mezzofondo, disciplina cui è arrivato dopo aver praticato il calcio e persino il kung-fu (grazie a un vicino di casa che era maestro di quest’arte marziale).
Questi per lui sono mesi di cambiamenti: il padre si è infatti trasferito in Francia, a Lione, per lavoro e la madre e i tre fratelli l’hanno seguito. «Io ho scelto di restare qui per continuare il percorso intrapreso e concentrarmi ancora di più sull’atletica» dice Soufiane, 23 anni e il “mito” di Hicham El Guerrouj scolpito nella mente. Cinque cerchi e uno sfondo di colore verde: il suo sogno per il 2016 si sintetizza così.
Ce. Ri.
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