L'Atletica Riccardi 1946 è campione d'Italia per la quinta volta nella propria storia. Il tricolore arriva a Jesolo in un fine settimana impreziosito da 11 piazzamenti sul podio (sei vittorie) e reso magico dal grande cuore dei ragazzi in maglia verde, capaci di superare le difficoltà relative alle numerose defezioni per conquistare uno scudetto da dedicare al presidente Renato Tammaro: 106 i punti della Riccardi (solo sei e mezzo in meno di Milano 2014), 94 quelli dell'Enterprise seconda.
Tutte le foto della prima giornata
Tutte le foto della seconda giornata
LA CRONACA DELLE GARE di Diego Sampaolo
Nella prima gara di corsa della seconda giornata della finale oro dei Societari allo Stadio di atletica dedicato al calciatore della Grande Inter Armando Picchi l’intramontabile Aramis Diaz (tutte le FOTO di Mario Grassi), 41 anni e non sentirli, ha centrato una fantastica doppietta vincendo i 400 ostacoli in 51”14 dopo il successo sui 400 metri nella prima giornata.
“Ieri non mi aspettavo di vincere i 400 anche perché pensavo che nella serie più forte sarebbero scesi sotto i 48 secondi. La stagione non è andata benissimo per me perché speravo di scendere sotto i 50 secondi e di realizzare il minimo per i Mondiali di Pechino”, ha detto Aramis.
Nel lancio del martello che ha inaugurato il programma della seconda giornata Lorenzo Rocchi si è piazzato al quinto posto con 59.34m al primo tentativo. Il successo è andato come da pronostico al favorito Simone Falloni della Studentesca Cariri Rieti con 68.40m. Lorenzo ha potuto contare sul sostegno speciale della moglie e della figlia Sveva in tribuna.
Il vento è stato il grande protagonista durante le due serie dei 200 metri dove i tempi finali sono stati inevitabilmente condizionati. Nella prima serie il vincitore dei 100 metri Giovanni Galbieri si è piazzato secondo in 22”16 alle spalle di Alessandro Galati (21”91) ma ha dovuto combattere con un muro di vento contrario di -3.4 m/s. Eolo è leggermente calato ma si è fatto sentire notevolmente anche nella serie più forte dove Federico Cattaneo si è ottimamente comportato piazzandosi al secondo posto in 21”77 a cinque centesimi di secondo dal vicentino Matteo Galvan, che si è aggiudicato la prova in 21”72 (-2.9 m/s).
La seconda giornata spazzata da un vento gelido è stata caratterizzata inoltre dall’eccellente gara del saltatore in alto friulano Lorenzo Biaggi che ha realizzato il “clean sheet”, vale a dire una gara immacolata senza errori alle misure di 2.00m, 2.09m, 2.12m, 2.15m e 2.18. prima di arrendersi nei tre tentativi a 2.20 che solo il sanmarinese della Biotekna Marcon Eugenio Rossi è riuscito a superare. Lorenzo è seguito da Luca Toso, ex primatista italiano del salto in alto con 2.32m stabilito nel 1988 a Torino e due volte campione italiano outdoor nel 1982 e nel 1988 e indoor nel 1992.
Stefano Braga, medaglia di bronzo ai Mondiali allievi di Lilla nel 2011 nel salto in lungo, come era sua intenzione piazza subito un primo salto in sicurezza oltre i 7 metri poi si è piazzato al quarto posto con 7.33m al quarto tentativo. Il saltatore piacentino ha ottenuto anche un secondo miglior salto da 7.27m.
Jamel Chatbi ha doppiato correndo anche i 5000 metri dopo il successo di ieri nei “suoi” 3000 siepi. Il forte mezzofondista di Castelli Calepio si è piazzato quinto in 14’17”81 nella gara vinta dal bronzo europeo under 23 Yassine Rachik in 14’07”54 davanti a Erastus Chirchir e Hosea Kisorio.
La seconda giornata si è conclusa come da tradizione con la staffetta 4x400 dove Riccardo Martinini, l’ex Ragazzo più Veloce di Milano, Marco Bacchetta, il finalista europeo under 23 Federico Cattaneo e l’infaticabile Aramis Diaz hanno portato il testimone al traguardo in sesta posizione nella seconda serie in 3’26”50, undicesimo tempo complessivo.
Alla fine la classifica ha premiato le maglie verdi che hanno distanziato di dodici punti l’Enterprise Sport and Service (106 a 94), mentre terzi sono stati i reatini della Studentesca Cariri, vincitori dello scudetto nel 2013 proprio nel capoluogo sabino.
La rassegna tricolore si è conclusa in festa per la Milano dell’atletica con il doppio successo della Riccardi in campo maschile e della Bracco Atletica di Franco Angelotti in campo femminile nella splendida cornice dello Stadio Armando Picchi di Jesolo dedicato al grande difensore dell’Inter.
Per la Riccardi è stato uno scudetto ricco di significati. Innanzitutto è stato il primo senza l’indimenticato Presidente Renato Tammaro che in Paradiso sarà stato orgoglioso dell’ennesima impresa dei suoi ragazzi in maglia verde ramarro per citare una frase scritta dal decano dei giornalisti di atletica Carlo Monti. Inoltre è stato il quinto titolo delle ultime sette edizioni e li primo dell’era di Sergio Tammaro, Presidente della Riccardi dal 1 Luglio
I ragazzi hanno voluto mandare un commosso messaggio a Renato al momento di ricevere il trofeo dello scudetto. È stata una vittoria netta per la Riccardi che è stata in testa dall’inizio alla fine grazie a sei vittorie individuali (Giovanni Galbieri nei 100, Ivan Mach di Palmstein nei 110 ostacoli, Aramis Diaz nei 400 e nei 400 ostacoli, 4x100 con il capitano Max Dentali, Stefano Anceschi, Federico Cattaneo e Giovanni Galbieri e Jamel Chatbi nei 3000 siepi), ma piace ricordare la grande prova di tutti i ragazzi che hanno contribuito ognuno al trionfo incarnando perfettamente lo spirito della società milanese.
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