CRONACA DELLE GARE

E’ iniziato nel migliore dei modi il Campionato di Società per la Riccardi che ha ottenuto una fantastica doppietta nei 110 ostacoli dove il livornese Ivan Mach Di Palmstein ha battuto di 19 centesimi di secondo il compagno di squadra Carlo Redaelli in 14”41 in una gara condizionata dal forte vento contrario di -2.0 m/s. nella foto in Home Page

Il vento contrario l’ha fatta da padrone anche nei 100 metri dove il campione europeo under 23 di Tallin 2015 Giovanni Galbieri a fianco ha battuto il finalista dei 400 metri degli Europei Indoor di Praga Matteo Galvan in 10”79 nella seconda serie (quella più accreditata). Peccato per il vento di -2.0 m/s e la stanchezza per la lunghissima stagione agonistica che hanno frenato i tempi finali. Ottimo anche l’altro sprinter della Riccardi Stefano Anceschi che ha vinto la prima serie in 10”94 risultando terzo nella classifica complessiva.

L’intramontabile quarantunenne di origini cubane Aramis Diaz ha vinto la prima serie dei 400 metri in 48”38, la prima “tappa” del tour de force che lo vedrà impegnato anche nei 400 ostacoli (sua specialità prediletta) e nella staffetta 4x400 nella seconda giornata. Il tempo di Diaz è risultato più veloce rispetto al 48”52 con il quale Giuseppe Leonardi si è imposto nella seconda serie davanti a IsalbetJuarez (48”59).

Un altro brillante piazzamento da podio è arrivato dal giovane astista mantovano Federico Biancoli che superando la misura di 4.70m al primo tentativo ha conquistato un bel terzo posto alle spalle di Manfred Menz (5.00m) e Matteo Rubbiani (4.80m). Il discobolo Fabio Vian si è piazzato al quinto posto nel lancio del disco con 49.85m.

Jamel Chatbi, campione italiano a Torino e azzurro ai Mondiali di Pechino, ha continuato la grande giornata della Riccardi conquistando il successo nei 3000 siepi in 8’36”51 al termine di un bell’arrivo in volata con il keniano della Virtus Lucca Hosea Kimeli Kisorio.

Come vuole la migliore tradizione della Riccardi la staffetta 4x100 ha conquistato il quinto successo della prima giornata fermando il cronometro in 41”06. Autori del successo sono stati il capitano Massimiliano Dentali (all’ultima gara della carriera), Stefano Anceschi (grande talento dello sprint capace di vincere il titolo italiano dei 200 nel 2006 tornato a correre su buoni livelli dopo tanti infortuni e numerosi interventi chirurgici) e dai finalisti dei 100 metri degli Europei Under 23 Federico Cattaneo e Giovanni Galbieri. Ottima prova anche per Andrea Carenini che ha migliorato di tre centimetri il suo record personale con 14.99, che gli ha consentito di piazzarsi al quarto posto nel salto triplo nonostante un forfeit obbligato all'ultimo salto a causa di un intoppo muscolare.

La prima giornata si è conclusa con l’ottavo posto del giovane Marco Morotti che ha tagliato il traguardo in 47’37”16. Morotti è seguito a Jesolo dal tecnico bergamasco Andrea Previtali che allena anche l’altro talento Davide Marchesi.

La prima giornata vede in testa i quattro volte Campioni d’Italia della Riccardi Milano che guidano con 13 lunghezze di vantaggio sull’Enterprise Sport and Service (69 a 56 punti) nonostante le tante assenze che hanno falcidiato la squadra alla vigilia della rassegna tricolore.

 Diego Sampaolo

I PROTAGONISTI

Una prima giornata “di cui essere orgogliosi”, per utilizzare le parole del presidente Sergio Tammaro, e che merita d’essere rivissuta in una carrellata di protagonisti.

Il sabato di Jesolo è iniziato con 29 punti nelle prime due gare e i successi di due ragazzi che, ognuno a modo proprio, alla musica danno del tu. La danza tra gli ostacoli è stata esorcizzata da Ivan Mach di Palmstein, atleta ma anche musicista, dall’alto di una laurea con lode al conservatorio di Livorno (il suo strumento d’elezione è il contrabbasso) e di tanti interessi che (per ora) hanno visto prevalere l’atletica (“Ma la carriera del contrabbassista è decisamente più lunga di quella dell’atleta, il mio futuro in questo senso è tutto da giocare”). Ivan ha così commentato la sua prova: “Ci tenevo a far bene per onorare al meglio la figura del nostro presidente Renato Tammaro: da quest’estate ho focalizzato la preparazione per arrivare in condizione in questa gara. Il 14”41 che ho fatto segnare? Poteva andare meglio, le condizioni climatiche non erano le migliori, ma contava solo vincere ed è stato splendido poter mettere a segno una doppietta”. Già, una doppietta: secondo ha chiuso uno splendido Carlo Giuseppe Redaelli, garanzia verde tra le barriere. “Mi sono sentito bene, a parte un leggero fastidio a un polpaccio: la stagione per fortuna è finita…ed è finita bene con questi sette punti” ha spiegato l’ingegnere biomedico, che ha eguagliato il miglior risultato di sempre nella finale Oro dei CdS già ottenuto a Rieti 2013.

Nei 100 è arrivata l’accoppiata vittoria-terzo posto, con la “buona novella” di Stefano Anceschi sul podio dopo tanti problemi (e quattro operazioni) a un tendine d’Achille e la conferma di Giovanni Galbieri , già vincitore della gara più breve a Milano 2014. Il campione europeo Under 23, voce e chitarra dei Ventura Boulevard, le ha cantate agli avversari: “La pista non era granché, il vento contrario si è sentito parecchio, potevo valere anche 10”55 ma oggi contava vincere e portare 8 punti alla Riccardi: è andata benissimo così”. Galbieri ha poi portato vittoriosamente al traguardo la 4x100 aperta dal cambio tra Max Dentali e l’amico Anceschi e poi proseguita dal terzo frazionista Federico Cattaneo. Per Max potrebbe essere l’ultima gara in carriera, ma…non si sa mai!

La sorpresa in senso assoluto è però il capolavoro di Aramis Diaz: l’entusiasmo con cui ha abbracciato l’idea di aggiungere i 400 piani al già impegnativo menù del suo week-end (400 ostacoli e 4x400) è divenuto un propulsore formidabile verso un’insperata vittoria partendo dalla serie “minore”, a poco più di mezzo secondo dal record mondiale M40 del capitano emerito Enrico Saraceni. Testa, capacità di stringere i denti e un crono di qualità come 8’36”51 sono stati gli ingredienti della vittoria di Jamel Chatbi nei 3000 siepi, maturata negli ultimi 20 metri dopo che il keniano della Virtus Lucca Hosea Kisorio sembrava aver avuto partita vinta.

Punti preziosi sono arrivati dall’astista Federico Biancoli (terzo) e dal discobolo Fabio Vian (quinto). La “menzione d’onore” del dt Mauro Resteghini ha riguardato però due atleti, Andrea Carenini e Marco Morotti: Andrea nel triplo si è migliorato di tre centimetri, è rimasto a uno solo dall’ambita barriera dei 15 metri e ha chiuso quarto ma con un infortunio al bicipite femorale; Marco ha sofferto una pesante crisi a metà della propria 10 km di marcia ma ha saputo stringere i denti e conquistare un punto importantissimo per un ragazzo di 17 anni.

Il bottino della prima giornata (cinque vittorie, un secondo posto, due terzi, un quarto, un quinto e un ottavo) supera addirittura di sette punti quanto raccolto a metà del guado dalle maglie verdi nella trionfale finale Oro di Milano 2014, ma la squadra è consapevole che la strada verso il quinto scudetto è ancora lunga. Domani si ricomincia daccapo: con tanto entusiasmo e il medesimo “cuore”.

Cesare Rizzi