Purtroppo l’obiettivo è fallito per poco, ma la manifestazione internazionale su pista di Rieti è comunque da ricordare per l’Atletica Riccardi 1946: tre sprinter verdi hanno corso la 4x100 con la rappresentativa nazionale. Il più atteso era Giovanni Galbieri, ultima frazionista della squadra più attesa, quella pronta ad andare all’attacco del 38”50 resosi necessario per entrare nella rosa di quartetti qualificati per Pechino: con Massimiliano Ferraro, Enrico Demonte e Davide Manenti (formazione per metà diversa da quella in gara due giorni prima a Stoccolma) l’Italia ha corso in 39”05 in “gara-1” e soprattutto in 38”68 in “gara-2”, primato stagionale a meno di due decimi dal pass iridato. In entrambi i casi la prima squadra azzurra si è piazzata alle spalle del Portogallo. In terza posizione il secondo quartetto azzurro, per metà idealmente colorato di verde Riccardi grazie alla presenza in prima frazione di Federico Cattaneo e in terza di Giacomo Tortu: la formazione ha corso “gara-1” in 39”41 (con Lorenzo Bilotti in seconda e Federico Ragunì in quarta) e in 39”27 “gara-2” (con Bilotti in seconda e Delmas Obou a chiudere).

Tortu e Cattaneo hanno successivamente corso i 200 stampando buoni crono con vento -0.6: 21”41 e sesta posizione per Giacomo, 21”52 e settima piazza per Federico, entrambi a tre decimi o poco più dal PB alla terza volata di giornata.

Oltre ai tre velocisti c’era anche un quarto moschettiere Riccardi in gara a Rieti: non D’Artagnan ma…Aramis. Parliamo ovviamente di Aramis Diaz, secondo nei 400 ostacoli in un buon 51”32 non lontano dal vincitore Leonardo Capotosti (50”91).