Senza lepri ma con un solo obiettivo in testa: il minimo mondiale per Pechino a 8’28”00. Con questo pensiero parte Jamel Chatbi nella serie migliori dei 3000 siepiai Campionati Italiani Assoluti di Torino: con tanto cuore e senza la paura di “saltare” consegnando un titolo tricolore in mano ad altri. L’atleta allenato dal dt Mauro Resteghini strappa applausi a Torino, lanciando la gara su ritmi da 8’23” (primo chilometro in 2’47”8): gli resiste solo Giuseppe Gerratana, ma anche il siciliano è costretto ad arrendersi dopo un passaggio ai 2000 in 5’40”4. Chatbi prova a gettare il cuore oltre la siepe, ma la vittoria tricolore (a bissare il titolo centrato nel 2013 a Milano) lo porta poco più di due secondi sopra il tempo-limite per i Mondiali, a un 8’30”35 che rappresenta il picco stagionale. Per Jamel c’è comunque la soddisfazione d’essere tornato il re tricolore dei 3000 siepi dopo un’estate 2014 segnata dagli infortuni e una primavera 2015 impreziosita da due avventure di grande spessore tecnico in una specialità tanto differente da preparare quanto massacrante come la maratona.
L’ultima giornata di gare a Torino vede la Riccardi centrare anche numerosi piazzamenti di rilievo: sono infatti ben cinque (sei considerando anche Andrea Chiari) gli uomini in verde a centrare un piazzamento tra la quarta e la sesta moneta. Giacomo Tortu resta a un passo dal podio nei 200: dopo una batteria da 21”35 (-0.5) in finale si scontra con una raffica da -1.6 e chiude in 21”42, 2/100 davanti a Federico Ragunì ma 18/100 dietro a Matteo Galvan, raccogliendo una comunque soddisfacente quarta piazza (19esimo in batteria Stefano Rodella con 22.07/-0.2).
Nel martello Lorenzo Rocchi ottiene il picco stagionale subito al primo lancio con 60.79: la quarta posizione è in cassaforte e per l’allievo di Nicola Vizzoni la missione di giornata è compiuta (Alessandro Castelli è 12esimo con 53.36). Nei 400 ostacoli Aramis Diaz si difende comunque bene contro una pletora di atleti ben più giovani di lui: 50”91 e quinta posizione (a completamento dei risultati delle batterie del sabato da segnalare il 18esimo crono a 54”02 di Luca Cacopardo). Quinto è anche Lorenzo Biaggi nell’alto: peccato per l’errore di troppo a 2.14 (misura poi valicata alla seconda prova e rimasta valida per gli archivi in seguito ai tre errori a 2.18) altrimenti sarebbe stato bronzo ex aequo con Eugenio Meloni. Fabio Vian è buon sesto nel disco con 51.64: con 80 centimetri in più avrebbe potuto guadagnare una posizione, ma l’atleta resta una garanzia nella specialità per la squadra Assoluta. Infine uno sguardo anche alle avventure di Andrea Chiari: nella finale del triplo il finanziere bergamasco (battente bandiera Riccardi ai CdS) è quarto con un ottimo 16.49 +1.6), a soli 5 cm dal bronzo di Tobia Bocchi.
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IL RIEPILOGO DEI FINALISTI IN MAGLIA VERDE RICCARDI A TORINO
Medaglie d’ORO: 1
Medaglie d’ARGENTO: 1
Quarti posti: 2
Quinti posti: 3
Sesti posti: 1
Settimi posti: 1
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