La settimana appena iniziata sarà caratterizzata da uno degli appuntamenti clou della stagione dell’Atletica Riccardi: i campionati italiani Assoluti individuali e di staffette. La prestigiosa rassegna, ospitata spesso dall’Arena di Milano (l’ultima volta nel 2013 con due titoli per gli uomini in verde: Jamel Chatbi nei 3000 siepi e la 4x100 e il terzo in comproprietà con le Fiamme Gialle con Diego Marani nei mt 200 ), sarà ospitata dallo stadio “Primo Nebiolo” di Torino da venerdì 24 a domenica 26 luglio. Pur “orfana” di Filippo Tortu la Riccardi si presenterà con grandi ambizioni nello sprint. Per tre nostri sprinter ci saranno anche motivazioni supplementari per andare forte: Giovanni Galbieri, Federico Cattaneo e Giacomo Tortu si allenano infatti proprio nell’impianto torinese agli ordini di Alessandro Nocera nella foto con il neo presidente Sergio Tammaro.

Proprio a Nocera, coach torinese di 41 anni che ha iniziato il proprio percorso da allenatore nel 1999 con Daniela Graglia, abbiamo chiesto di fare il punto sulla stagione dei tre velocisti, tutti finalisti ai recenti Europei Under 23 di Tallinn (Galbieri oro e Cattaneo settimo nei 100, il maggiore dei fratelli Tortu ottavo nei 200).

Partiamo dal futuro a breve termine: quali sono le ambizioni di Giovanni, Federico e Giacomo agli Assoluti?

«La condizione di forma è chiaramente buona, Galbieri ha superato il piccolo problema di salute che gli aveva impedito di correre la batteria della 4x100 a Tallinn. Per tutti e tre si correrà praticamente in casa: sarà forte il desiderio di “non far passare lo straniero”. Giovanni dovrà essere tra i protagonisti nei 100 salendo sul podio, magari provando anche a vincere il titolo. Torino per lui sarà una vetrina importante in ottica staffetta azzurra: cinque giorni dopo a Stoccolma in Diamond League l’Italia avrà l’ultima chance di conquistare il pass per i Mondiali di Pechino, attualmente serve migliorare il 38.54 della Svizzera ultimo crono virtualmente ammesso. Cattaneo come a Tallinn può ambire alla finale dei 100, per Giacomo Tortu c’è una finale dei 200 alla portata con la malcelata voglia di scendere sotto i 21” e il sogno di entrare nei primi tre».

Galbieri è veronese, Cattaneo di Rovellasca, Tortu di Carate Brianza: come sono arrivati alla corte di Nocera a Torino?

«Visto che vivono in appartamento con Giuseppe Aita (ex-sprinter della Riccardi già medagliato europeo Juniores: oggi ha smesso e fa il poliziotto a Torino, ndr) potrebbero fare una bella 4x100 domestica. Scherzi a parte, la mia collaborazione con la Riccardi nasce oltre dieci anni fa come coach di Paolo Chiapperini per proseguire con Fabio Cerutti e lo stesso Aita. Iniziai ad allenare Tortu nel 2013, dopo un ottimo 21.72 da allievo seguito da un biennio difficile da Juniores. Giacomo è sempre stato un grande amico di Galbieri e fu lo stesso Giovanni a contattarmi dopo la stagione indoor 2013, il primo spezzone di annata affrontato con la gloriosa maglia della Riccardi. Federico invece è arrivato con noi alla fine del 2013, in coincidenza con il trasferimento in Riccardi: a differenza di Galbieri e Tortu il suo è però un trasferimento solo parziale a Torino. Nel mio gruppo in ogni caso si allena anche Davide Manenti, che nei lavori più lunghi ha spesso Giacomo Tortu come compagno di fatiche».

Origini ma anche caratteristiche tecniche diverse: quali sono i pregi e i difetti dei tre sprinter di punta per la Riccardi a Torino? Partiamo da Giovanni Galbieri…

«Giovanni ha la grande capacità di esaltarsi nei momenti in cui si sente a suo agio e di cui percepisce l’importanza. È un istintivo e un grande agonista. Per contro impiega più tempo di quello che dovrebbe per assimilare certi automatismi, in primis certi meccanismi relativi alla partenza».

Passiamo ora a Federico Cattaneo.

«Ha il pregio d’essere molto preciso e scrupoloso e di avere grande cura di ogni dettaglio, in pista come fuori dalla pista, a partire dalla dieta: Federico ha una grande voglia di arrivare e grande dedizione. Subisce un po’ le gare internazionali: era accaduto lo scorso anno ai Campionati Mediterranei Under 23, ma anche in finale a Tallinn giocandosi al top le proprie carte sarebbe potuto arrivare quinto invece di settimo».

Per chiudere la panoramica il duecentista, Giacomo Tortu.

«Finora ha praticato un’atletica di livello più basso rispetto a quello che è il suo reale valore: se smettesse oggi potrebbe essere catalogato come “inespresso”, ha quindi ampi margini di miglioramento. Deve però superare quelle piccole insicurezze che talvolta lo limitano e impediscono di mettere in mostra qualità ancora inesplorate».

Tre ottimi velocisti tutti con gli occhi puntati sugli Assoluti: la Riccardi può puntare forte anche sulla 4x100.

«È una partita aperta, sulla carta ce la giochiamo con le Fiamme Gialle: alla Riccardi manca Filippo Tortu, ai finanzieri Desalu e Marani. Ci teniamo tantissimo, anche alla luce del fatto che proprio a Torino negli Assoluti 2011 vincemmo il titolo. Schiereremo una formazione interamente Under 23 con uno Stefano Rodella (allenato a Besana Brianza da Salvino Tortu, ndr) cresciuto tantissimo quest’anno e pronto alla prima frazione: l’obiettivo cronometrico è attaccare la miglior prestazione italiana Promesse di club delle Fiamme Gialle fissata in 40.04 da Contento-Tiziani-Grazioli-Simionato nel lontano 1981. L’ordine sarà diverso e per così dire più “naturale” rispetto ai campionati italiani Promesse di Rieti: dopo Rodella toccherà a Cattaneo, mentre Tortu, ottimo curvista, correrà la terza frazione e a Galbieri spetterà la chiusura».

Appuntamento dunque a Torino: i 100 si snoderanno attraverso batterie (venerdì alle ore 17.45), semifinali (sabato alle ore 19.30) e finale (sabato alle ore 21.15); i 200 vivranno domenica batterie (ore 18.15)( e finale (ore 20.10); la staffetta 4x100 andrà in onda a serie sabato dalle ore 22.35. Saranno tre giorni a tutta velocità.