Milano, domenica 20 marzo 2022

Al termine della stagione al coperto passiamo in rassegna le vicende dei nostri atleti tra Campionati Italiani Assoluti indoor (26-27 febbraio) e speranze azzurre. Ad Ancona l’Atletica Riccardi Milano 1946 torna a casa con un bottino decisamente importante: tre medaglie (un argento e due bronzi) e quattro piazzamenti in finale con sole cinque presenze-gara complessive che valgono anche il sesto posto del Campionato di Società Assoluto maschile indoor (primo club lombardo) e l’ottava posizione nella combinata dei Societari indoor.

Mario Lambrughi arriva a millesimi dal titolo italiano Assoluto dei 400 metri mettendosi al collo il terzo argento tricolore in sala della carriera dopo i podi conquistati sempre ad Ancona nel 2016 e nel 2017. Super Mario vince d’autorità la propria batteria in 46”97, poi in finale è lui a impostare la velocità di crociera, tenendo a  bada all’inizio del secondo giro il campione in carica Vladimir Aceti: sul rettilineo finale c’è la grande rimonta di Brayan Lopez, che sorpassa Lambrughi, ma la maglia verde non si dà per vinto e (approfittando anche delle reminescenze di arti marziali praticate da bambino) si tuffa sul traguardo senza rimediare danni ma andando ad appaiare Lopez. Il titolo è comunque del piemontese al fotofinish, ma a entrambi viene assegnato 46”87. L’allievo di Simone Vimercati, al pari di Lopez, avrebbe fatto sicuramente parte del gruppo della 4x400 per i Mondiali indoor del 18-20 marzo a Belgrado (Serbia), ma la direzione tecnica federale sceglie di non portare il quartetto alla luce dell’assenza certa di metà dei componenti della squadra finalista olimpica a Tokyo e di una presunta non sufficiente competitività: col senno di poi forse un errore visto che con 3’06”92 a Belgrado si andava a medaglia e con 3’08”30 si centrava l’ultimo ripescaggio per la finale.  Chi invece in Serbia va sulla scia degli Assoluti è un cuore verde come Giovanni Galbieri, che ad Ancona è argento sui 60 metri piani (6”62 dopo il personale realizzato in gennaio a 6”60): lo sprinter veronese (in forza all’Aeronautica ma sempre molto affezionato al nostro club, per il quale ha gareggiato dal 2013 al 2016) torna in Nazionale Assoluta a sei anni dall’ultima apparizione (Europei outdoor 2016) e torna a un Mondiale 10 anni dopo la rassegna Under 20 di Barcellona 2012. A Belgrado Galbieri stampa 6”66 in batteria, a 4/100 dal passaggio in semifinale.

Tornando ad Ancona primo podio per un quartetto Riccardi nel XXI secolo in una 4x400 tricolore Assoluta indoor (la competizione è rientrata nel programma dal 2019): senza l’affaticato Lambrughi un quartetto molto giovane (quattro atleti al di sotto dei 23 anni) è terzo in 3’18”74. Apre Stefano Grendene, classe 2002 alla prima competizione in maglia verde: tocca poi ad Amedeo Perazzo, 20 anni, ormai pedina fissa delle staffette del miglio, quindi c’è spazio per Andrea Edmondo Lardini, altro classe 2002 per la prima volta su un podio Assoluto; la chiusura è sempre di Andrea Romani, che nonostante un inverno molto tribolato che gli ha impedito di preparare anche le prove individuali piazza sempre la zampata nel finale per battere stavolta La Fratellanza di soli 3/100. Di bronzo è pure Gabriele Gamba: la 14esima medaglia tricolore del marciatore allenato da Andrea Previtali è anche la prima centrata nel settore Assoluto. È una terza posizione che arriva a…sorpresa: Gamba taglia infatti il traguardo per quarto nei 5000m di marcia in 21’19”96 (a 8” dal PB)  ma il terzo classificato, Ettore Grillo, subisce una penalizzazione del crono di 30” dopo l’arrivo e così Gabriele sale sul terzo gradino del podio cogliendo la terza medaglia del proprio fantastico inverno. Federico Biancoli dopo aver superato mille traversie fisiche è ormai estremamente regolare su ottime misure: l’allievo di Marco Chiarello nell’asta è settimo con 5.00, pareggiando il primato stagionale e superando per l’ottava volta in carriera (cinque in sala e tre all’aperto) cinque metri o più. Una presenza verde anche nei 60m piani: Simone Tanzilli avvicina il PB a 6”85 e con 6”89 (19esimo) porta comunque punti alla causa Riccardi per il campionato a squadre.