Milano, lunedì 9 agosto 2021

Un’edizione indimenticabile per l’atletica italiana ai Giochi Olimpici di Tokyo con 5 ori, ma anche 11 primati italiani, cinque dei quali caduti nelle staffette: proprio nelle staffette c’è più di un tocco di verde che inorgoglisce l’Atletica Riccardi Milano 1946.

Emozioni fortissime dalla staffetta 4x100 maschile che ha esaltato e fatto scoprire la difficile arte del passaggio del testimone a milioni di italiani: il sorpasso in ultima frazione al britannico Mitchell Blake, che ci ha fatto piangere di gioia e beffato la Gran Bretagna, ha portato la firma di Filippo Tortu, un atleta che in Riccardi è nato e ha ottenuto i primi successi (i titoli italiani degli 80m piani Cadetti 2013 dei 60m indoor Allievi 2014 e dei 200m Allievi 2014, i primati Allievi di 100 e 200 a 10”33 e 20”92 e le prime maglie azzurre da under 18) prima di passare a fine 2015 alle Fiamme Gialle. Con Tortu autori del record italiano migliorato in batteria a 37”95 e stracciato in finale con 37”50 (quinto crono al mondo e secondo in Europa di tutti i tempi) sono Lorenzo Patta, il campione olimpico individuale Marcell Jacobs e Fausto Desalu: a Tokyo come riserva c’era pure Wanderson Polanco e il suo contributo alla crescita del gruppo è stato fondamentale al pari di Federico Cattaneo, passato a fine 2018 in Aeronautica ma sempre cuore verde.

Dopo la fantastica finale nei 400 ostacoli Alessandro Sibilio è stato grande protagonista pure nella 4x400 arrivando a una preziosissima finale corsa da titolare in ultima frazione e chiusa al settimo posto. Due i record italiani Assoluti battuti dal napoletano in staffetta: in batteria, con lui primo frazionista, l’Italia è scesa a 2’58”91, oltre 2” sotto un primato che resisteva dal 1986 e che era stato firmato tra gli altri da un altro atleta, Vito Petrella; in finale un altro decimo di progresso per scendere a 2’58”81. Applausi!