1946 - 1956 Gli anni dei "Pionieri"
La Polisportiva Gianni Riccardi è stata fondata nel marzo del 1945 da Luciano Marzollo, presso il ritrovo giovanile di Piazzetta S.Giorgio,2. Nella stessa casa abitavano i Riccardi, ed il Conte Ludovico era allora amministratore delegato de “La Gazzetta dello Sport”. Al figlio Gianni, frequentatore del Circolo giovanile, poi tragicamente scomparso in campo di concentramento nazista, è stata intitolata la nascente società sportiva.
Tammaro costituì, un anno più tardi, la sezione atletica, prendendo gli elementi dalle riserve della squadra di calcio e dai giocatori di ping-pong. Alla loro prima “trasferta” (agosto 1946, a Parabiago) gli ... aspiranti atleti della “Riccardi” ottennero i seguenti risultati:
m. 100 Buttari 12”4
m. 400 Berlini 1’01”6
m. 800 Rendrini 2’15”5
lungo Bracelli m. 5.15
disco Mastrostefano m. 18.95.
Nella foto qui a sinistra: i 100 metri vinti da Adolfo GANDINI al Campo Forza e Coraggio nel 1947 in occasione dei campionati sociali. A sinistra al Giuriati nel 1947 e a destra destra sul campo di Concorrezzo nel 1948 la Riccardi vinse la prima e seconda edizione della Pasqua dell'atleta con la squadra al completo tra cui si riconosce un giovanissimo Renato Tammaro nelle maglie comprate al mercatino in lana grezza.
L’inizio era davvero poco incoraggiante, ma i pionieri della “Riccardi” insistettero e nel giro di alcuni anni riuscirono a cogliere affermazioni anche in campo nazionale. Tra i primi atleti della “Riccardi” a mettersi in luce - periodo 1948/1950 - ricordiamo i velocisti Lietti (10”9 e 22”3, selezionato per l’incontro Milano - Parigi svoltosi all’Arena e vincitore di un G.P. dei Giovani) e Gandini (22”4 sui m.200), i mezzofondisti Rendrini, Pirelli e Airaghi (2° nel G.P. del Mezzofondo ad Ancona), il fondista Agostino Conti (m. 10.000 in 34’02”2), l’ostacolista Cairoli, i saltatori Bracelli, Berselli, Fiamberti, Arpili, e Puppi, il discobolo Manara ed il giavellottista Ingegnoli.
I panchinari si ribellarono, istigati da Renato, ed aderirono alla sezione atletica ma per la prima gara fu necessario comperare le maglie. Furono acquistate al mercatino, naturalmente le più economiche! Quindi ci si dovette accontentare delle peggiori (tipo la squadra di calcio Celtic ma in lana grezza). Viste le sufficienti prestazioni si proseguì e dopo alcuni mesi vennero acquistate le magliette verdi che ancora oggi imperano negli stadi di tutta Italia. Per i primi anni gli annuari furono battuti a macchina e ciclostilati in poche pagine, malgrado la veste non proprio accattivante riuscivano ad interessare per gli articoli e per i dati tecnici statistici riportati. Certo si sarebbe potuto fare di più, ma con la cronica mancanza di denaro sarebbe stato impossibile fare qualcosa di più elegante. A nostra giustificazione ci si ripeteva che l’elenco dei migliori gara per gara poteva essere sufficiente. Soltanto dopo 15 anni ecco il nuovo annuario stampato, ricco di foto, di una forma diversa dall’attuale. Chi poteva essere l’atleta da prima pagina se non King Alfred! Nel 1948 la staffetta 4x100 vince a Roma i primi campionati studenteschi.Terzo posto a Trento nel 1949 della 4x400 (Carli - Venini - Pinardi - Airaghi) ai campionati italiani III Serie nella foto qui sotto a destra con le nuove maglie verdi.
Dopo iniziò l’era dell’Annuario quale lo vedete oggi: ricchissimo di foto, articoli, classifiche, citazioni, ospiti illustri e meno illustri, ma appassionati sicuramente. Diventò un appuntamento fisso per tutti gli amanti dell’atletica leggera.
Erano ricercati e collezionati non solo dagli atleti della Riccardi ma anche da appassionati amatori dell’atletica e da statistici per meglio capire lo sviluppo di questa società “povera” che anno dopo anno saliva nelle classifiche nazionali con il lancio di nuovi atleti per la nazionale maggiore, e più tardi per le nazionali giovanili. E’ il nostro “santino”, che Tammaro distribuisce come un buon parroco a tutti coloro che appena appena dimostrano un piccolo interesse. Ma così facendo il nome della Riccardi è andato affermandosi sempre di più. Non vi elenco i nomi degli atleti che hanno fatto la storia della società nei primi 25 anni, ricordo solo che ci siamo imposti anche nelle organizzazioni, da livelli regionali a nazionali per finire agli internazionali.
A proposito di comunicazione: a sinistra una foto con Adolfo Tammaro al megafono e un anonimo fotoreporter dietro di lui
LE CATEGORIE Solo dal 1958 la FIDAL ha diviso gli atleti in base all’età, con le categorie allievi (16/17 anni), juniores (18/19 anni) e seniores (da 20 anni in su). Fino al 1957 infatti gli atleti venivano divisi in Serie, in base ai risultati.
In Ia Serie gli atleti azzurri, in IIa Serie gli atleti di valore nazionale ed in IIIa Serie tutti gli altri atleti. Oltre ai campionati assoluti, si svolgevano i campionati italiani di IIa e IIIa Serie.
Nostalgia del lato B - Anneddoti ripresi dagli annuari Riccadi di Nino Moleti -
Il primo quarto di secolo è trascorso; il rodaggio concluso da tempo, anzi in anticipo; abbiamo pigiato sull’acceleratore e ci siamo pertanto inseriti nell’Olimpo dall’atletica.
Ma questi sono elementi, dati tecnici che troverete inseriti nel lato A.
E vengo pertanto alla spiegazione del titolo.
Negli anni 65/70 i nostri ragazzi spendevano buona parte della loro paghetta per acquisti musicali. A quel tempo le canzoni erano da tutti conosciute e cantate, e non solo dai giovani. Il mezzo di tale comunicazione era il 45 giri, vi ricordate? Il disco col buco. La canzone di successo era incisa sul lato A. Sul retro, il lato B quella meno conosciuta; probabilmente una disposizione ad arte, per lanciare anche quella. Quindi stava a me, acquirente, giudicare la musicalità e il valore. Pareva fosse stata incisa proprio solo per me. Ecco quindi la mia nostalgia per il Lato B, la musica meno conosciuta ma da scoprire.
Sugli annuari Riccardi troverete i brani ufficiali. Musiche note, prestazioni, primati, graduatorie, attestati di merito. Il tutto registrato sul lato A.
Io vi farò ascoltare invece il lato B, quello più umano, più personale, più curioso.
Inizio subito. Ascoltate!
Nino Moleti qua sopra a sinistra all'assemblea Riccardi 2015, si definisce il primo atleta "arruolato" nella Polisportiva Riccardi da Renato Tammaro in quanto suo compagno di classe, sotto a destra in una foto dell'annuario del quadro dei dirigenti nel 1981: il primo a sinistra è proprio Nino Moleti e a seguire Glensy, Adolfo Tammaro, Parodi, Renato Tammaro, Ranucci, Lo Toro; sotto Cardani, Motta, Avogadro e Colò
In ogni attività il lato economico è il più importante; perciò accettai con favore la proposta di due fratelli, nostri giovani atleti, che si offrirono di consegnare a mano un bel pacco di lettere con programmi gara e notizie varie a tutti gli atleti in maglia verde. Avremmo risparmiato un bel po’ di soldi in francobolli. Consegnai loro quel pacco di buste trattenute da un robusto elastico con l’indirizzo di nostri atleti in ordine alfabetico.
Mi informai sul loro sistema di distribuzione e loro mi assicurarono: - Abbiamo due biciclette:
uno porta una borsa con dentro le lettere, l’altro, giunto ad ogni singolo indirizzo scende dalla sua, consegna la lettera alla portinaia e riprendiamo il giro. - Perfetto! Un paio di giorni dopo, non avendo più avuto notizie di conferma, li chiamai telefonicamente. - Tutto bene? – chiesi. - Si.- mi risposero – quasi la metà è stata consegnata.-- E l’altra ? –- Pensiamo di ultimare la consegna domani. -
Mi sorse un dubbio. – Come è stato il procedimento della consegna?-
- Semplice, dopo aver consegnato la prima lettera abbiamo preso la seconda e siamo andati a consegnarla al rispettivo indirizzo.-
-Va bene! – non infierii – che sia tutto ultimato per domani.-
Il mio dubbio venne confermato: la prima lettera, in ordine alfabetico, era indirizzata ad Agostani, alla Città Studi, la seconda ad Antonimi, Via Capecelatro, San Siro, la terza a Bernini, Corso di Porta Romana e così via. Si erano offerti loro e non volevo demoralizzarli, deprimere la loro cortesia. Non ci restava che attendere.
Il Ragazzo più veloce. Ricordo il ragazzino che entrava all’Arena per la prima volta.
Pronti? Via! Parte in sesta corsia; non è tra i più veloci. Attraversa correndo in diagonale tutta la pista e , buon ultimo, si trova in prima corsia. A fine gara gli domando il perché di tale strategia. Mi risponde felice e con tanta ingenuità. – Così quei signori vestiti di bianco in piedi su quella scaletta hanno potuto vedermi da più vicino –
Palazzo dello Sport di San Siro. Era un impianto sportivo stupendo. Crollò nel febbraio dell’85 sotto il peso della neve. Incredibile! Una graziosa morettina riscuoteva i primi applausi nella velocità. La ricordo in una gara sui 60 metri mentre superava di un niente la genovese Miano. Mi avvicinai a Marisa Masullo e mi complimentai . – Brava Marisa! Per un pelo ma hai vinto! - Non per un pelo – mi precisò – lei non ha seno, è piatta! Perciò ho vinto io. –Orgoglio femminile.
A sinistra Marisa Masullo nel 1981 vince i mt 60 indoor nel Palazzo dello Sport a Milano nel Meeting indoor della Riccardi. Nel 1980 aveva portato la miglior prestazione italiana dei 200 metri a 23"97 mentre nel 1983 otterrà 7"29 sui 60mt il nuovo record italiano di allora.
Questi e tanti episodi ancora sono incisi nel ricordo di ognuno di noi sul Lato B. Ma sapete quale è stata l’apertura del disco?
Il presidente Renato Tammaro è stato il promotore dei ricordi quando comprò le magliette verdi sulla bancarella. Non ha fatto altro che imitare Giuseppe. Quale Giuseppe? Mi state chiedendo. Giuseppe Garibaldi. Non conoscete la storia? Quella vera, quella con la S maiuscola. Ve la racconto brevemente. L’Eroe dei due mondi comprò a poco prezzo da una bancarella argentina 15 maglie rosse rimaste invendute per distinguere il suo piccolo gruppo rivoluzionario. Sembra, e qui siamo sulla supposizione, che quando venne in Italia un industriale biellese lo sovvenzionò per comperarne altre 985 dello stesso colore. Il rosso non era una scelta politica ma sulla bancarella c’era solo quel colore. Il giorno dopo salpò per Marsala. Come vedete gli Uomini grandi compiono le stesse azioni. La foto delle prime magliette indossate dgli atleti Riccardi comperate sulle bancarelle del mercato da Renato Tammaro più simili alla maglia del Celtic o a quelle di rugby.
1955: Il primo titolo italiano assoluto delle “bielle roventi”
Sergio D’Asnasch insieme a Franco Faletti, Enzo Annoni e Angelo Pagani _ foto a destra conquistarono nel 1955 il primo titolo italiano assoluto della storia della Riccardi nella 4x100 iniziando la gloriosa tradizione delle staffette 4x100 della Riccardi. D’Asnasch divenne il primo atleta della Riccardi a vestire la maglia azzurra (vedi scheda) nell’incontro internazionale Italia- Germania nel 1953 a Milano, agli Europei di Berna nel 1954 (quinto con la 4x100) e alle Olimpiadi di Melbourne 1956 sui 200 metri e nella 4x100. Ecco il suo racconto:
Le bielle roventi di indianapolis di Sergio D'Asnasch
Renato Morino. compianto giornalista sportivo di 'Tuttosport" nel suo linguaggio immaginifico aveva battezzato ”Indianapolis" la pista dell'Arena. Allora era infatti di 500 metri e le sue curve più ampie permettevano una corsa più agevole, rispetto alle normali piste di 400 metri. Anche la terra del suo fondo, nera perché mischiata alla carbonella (il tartan sarebbe arrivato tredici anni dopo con le Olimpiadi di Città del Messico) appariva ben compatta (se non pioveva troppo). Insomma, nell'ambiente dell'atletica st riteneva che l'Arena andasse particolarmente bene sopratutto per i velocisti.
Cosi "Indianapolis, come la celebre pista americana, tempio della velocità automobilistica. Consequenziale Renato Morino fu anche nell’articolo dedicato ai campionati italiano assoluti del l955: la 4xl00 che vi vinse il titolo fu da lui definita "le bielle roventi di lndianapolis". Quelle "bielle roventi" erano le gambe dei quattro velocisti della Riccardi che portarono alla società il primo titolo italiano assoluto della sua gloriosa storia. Erano gli arti inferiori di Franco Faletti che corse la prima frazione, i miei, impegnato in seconda. quelli di Enzo Annoni, lanciato nell'ultima curva, ed infine dì Angelo Pagani impegnato nel rettilineo d'arrivo a resistere al rush finale degli avversari. Noi si fu molto orgogliosi di quell’articolo di Morino. Si era arrivati alla Riccardi per vie diverse. lo non ero sfuggito all'attenzione di Renato Tammaro, che mi aveva visto vincere un 100 metri alla "Forza e Coraggio", in una selezione delle "Popolari", allora tradizionale manifestazione per esordienti della "Gazzetta dello Sport". Avevo corso con le scarpe da tennis ed avevo battuto avversari che avevano già le ambite scarpette chiodate. Il fatto aveva positivamente colpito Tammaro che mi invitò alla Riccardi, dandomi le mie prime scarpette. Annoni era arrivato dalla "Daini” dì Carate Brianza. Pagani e Falettì dopo aver dimostrato di essere promettenti velocisti nei campionati scolastici. Ci aveva poi dato utili insegnamenti "papà" Adolfo Gandini. che già aveva maturato una buona esperienza di velocista nella Riccardi. "Papà" Gandini era ancora con noi quando siamo ritrovati qualche sera fa a cena per ricordare quel primo titolo italiano della Riccardi. Non c'era Pagani, che la città sembra avere inghiottito nella sua alìenazione. Con me Faletti ed Annoni c'erano anche Pierino Monguzzi pesista azzurro. Umberto Airaghi specialista dei 1500 ed un grande Alfredo Rizzo detto "King" che ha segnato un'epoca nel mezzofondo per la Riccardi. Abbiamo anche ricordato come nel 1953 Monguzzi, Airaghi, Rizzo ed io,vale a dire solo in quattro. vincemmo il titolo a squadre nei campionati italiani di Seconda Serie a Parma, mettendo insieme titoli individuali e piazzamenti accumulati in diverse gare. Con noi c'era, come sempre, anche Renato al quale tutti noi dobbiamo tantissimo non solo come atleti, ma soprattutto come uomini per gli insegnamenti di correttezza e che ci ha dato. E che ha continuato a dare a tanti giovani.
Fu veramente un anno favoloso per le staffette Riccard. I velocisti in maglia verde, nelle varie formazioni con cui parteciparono alle gare, le vinsero tutte dai titoli di IIIa seria a quelli CSI compreso quello assoluto corso proprio a Milano realizzando anche il primato stagionale con 41"9. Come Società la Riccardi fu terza ai Campionati assoluti.
Foto a destra - Alla Pasqua dell'Atleta sempre nel 1955 davanti all'Arcivescovo di Milano l'allora Cardinal Montini futuro Papa PaoloVI, partecipò il grande Adolfo Consolini olimpionico e record del mondo di lancio del disco (accosciato con la coppa in mano) e la Riccardi fu prima a squadre.
Anni 60: Gli anni di Alfredo Rizzo il più grande mezzofondista della Riccardi:
Un altro campione che ha scritto la storia della Riccardi è stato Alfredo Rizzo che prese parte agli Europei di Stoccolma del 1958 nell’anno del suo primo titolo italiano sui 3000 siepi e del record italiano (9’15”6). Rizzo prese parte alle Olimpiadi di Roma 1960 sui 1500 metri. Il mezzofondista, soprannominato “the King”, stabilì tre record italiani sui 3000 metri (8’09”6), sui 2000 85’11”8) e sui 3000 siepi (8’58”8) nel 1961. Alfredo Rizzo batté ancora due volte il record italiano dei 3000 siepi (8’58”0 e 8’57”8) - Vedi l'articolo a lui dedicato tra gli azzurri
Piero Monguzzi nella foto a destra divenne il terzo italiano all-time con la misura di 15.86m nel getto del peso nel 1958 e tra i primi azzzurri della Riccardi debuttando ad Atene nel 1955 dopo l'ottimo secondo posto agli assoluti di Milano, risultato ripetuto nei tre anni successivi. Dopo gli studentesci, partecipò anche alle Universiadi di Torini e ai Mondiali Universitari a Parigi.
Gianfranco Carabelli (nella foto a sinistra con Del Buono e F. Bianchi) vinse il titolo italiano juniores degli 800 metri nel 1963, dopo aver migliorato nel 1961 il primato italiano allievi dei 600 metri con 1’22”6. Esordì nella nazionale juniores a 17 anni. Nel 1964 divenne capitano della Nazionale Juniores dopo aver portato il record italiano di categoria negli 800 metri a 1’50”3 e vinto ancora il titolo italiano. Vedi l'articolo a lui dedicato tra gli azzurri
Il velocista Armando Sardi che rimase solo un anno nella nostra Società cancellò nel 1962 i primati sociali della Riccardi di D’Asnasch sui 100 e sui 200 metri correndo rispettivamente in 10”4 e in 21”0. Vedi l'articolo a lui dedicato tra gli azzurri
Ambrogio Vicardi esplode alla leva della Riccardi nel 1963 anno in cui migliora il primato italiano allievi che allora correvano i 250 metri (!) ed ha eguagliato quello degli 80 con 8"9. Convocato nella nazionale juniores nel 1964 con Carabelli come capitano a 17 anni dopo aver vinto il titolo italiano dei 100 correndoli 10"7. Nella foto a destra una spettacolare foto stroboscopica della sua partenza dai blocchi che mette in risalto tutta la sua dinamicità.
Alla Pasqua 1963 emerge un giovane talento entrato nella storia dello sport italiano ed europeo, dopo Salvatore Morale campione europeo in carica nei 400H che vinse quella gara dei 200 ostacoli in 23"9, fu secondo uno junior, quell' Eddy Ottoz che diventò a sua volta campione europeo ma negli ostacoli alti. La foto che vedete realizzata quel giorno all'Arena ha troneggiato per anni come gigantografia nella sede del CONI a Roma e vide il meglio in assoluto che l'italia avesse prodotto in quegli anni post bellici negli ostacoli - infatti secondo fu appunto lo junior valdostano Eddy Ottoz (J) con lo stesso tempo del vincitore Salvatore Morale, seguito da Mazza, Frinolli, Cornacchia, Sar.
Nel 1964 la Riccardi si classifica quarta assoluta in Italia, nel 1965 gli allievi Schena, Frati, Contini e Legoni sono Campioni italiani di Corsa Campestre nonostante il dolore per la perdita del loro allenatore Alberto Zerbi -
Il 1966 il ventennale della nascita della Società viene festeggiato all'Arena con una mega staffetta: la 100x1000mt compiendo i 100 chilometri in 5 ore, 6 minuti e 30 secondi a cui partecipano tutti, atleti, tecnici e dirigenti. Il tredicenne Antonello Villani fu il primo atleta che scese in pista per lanciare questa impresa e poi 4 anni dopo sarebbe diventato campione italiano allievi di corsa campestre nel 1970 (vedi foto all'ippodromo) -purtroppo prematuramente scomparso 10 anni dopo - Secondo fu un altro atleta della Riccardi Luca Bigatello a sua volta futuro pluricampione di mezzofondo con numerose presenze in azzurro - ma scambierà la posizione su pista vincendo i campionati Italiani a Siena con Antonello a salire sul secondo gradino del podio. Vedi foto a destra
Anni 70: esplosioni degli atleti giovanili allenati da Gianni Caldana con record e titoli italiani allievi e juniores nella 4x100 poi i grandi primati di Angelo Groppelli nel peso
Gianni Caldana detto John da suoi atleti, fu medaglia d'argento nella staffetta 4x100 alle Olimpiadi di Berlino nel 1936 ha fatto fare un salto di qualità ai velocisti da lui allenati alla Riccardi al campo XXV aprile di cui era il direttore ma non solo, altri numerosi specialisti saltatori e lanciatori si ritrovavano ogni giorno in quel campo sportivo ancora oggi dedicato all'Atletica.
La 4x100 juniores (Malcangi, Grassi, Zanaboni e Trabattoni) migliorò il record italiano juniores correndo in 42” netti nel 1971. Artefice del successo fu del grande tecnico Gianni “John” Caldana, mitico allenatore della Riccardi specializzato nel preparare le steffette. Grazie a Caldana titoli e primati della 4x100 e della 4x200 si succedettero annualmente Nessun tecnico come Caldana era capace di programmare la preparazione di un velocista finalizzandola ai Campionati Italiani della sua categoria. Caldana allenò anche eccellenti mezzofondisti della Riccardi come Alfredo Rizzo e Gianfranco Carabelli, campione italiano juniores degli 800 metri nel 1963
Un bel ricordo di lui, il leggendario Caldana e di questo periodo, l'ha avuto Enrico Parodi Il tecnico col quale lui ha avuto il feeling migliore. Da un intevista di Paolo Brera ad Enrico: “Un tipo singolare. Riusciva ad avere una fiducia totale da parte degli atleti, e questo a volte lo portava ad assumere atteggiamenti vessatori. Si imponeva, pretendeva. Il fatto è che poi - proprio grazie a questi atteggiamenti - otteneva. Si capisce, otteneva per gli atleti: e gli atleti gliene erano grati. Caldana era capace di piazzarsi in mezzo al campo su una poltrona da regista, e di lì distribuire ordini per megafono”. Un grande tecnico.
E i dirigenti, che ruolo hanno in una società sportiva? “Un ruolo determinante. E non solo per gli aspetti organizzativi. Ci dev’essere un rapporto molto chiaro sia con i tecnici che con gli atleti. Un rapporto onesto. Il dirigente dev’essere il trait d’union fra gli atleti, i tecnici e la società sportiva. E suo è anche il ruolo di collegamento con l’insieme della società italiana. I giovani che fanno sport non finiscono male.” Insomma, la pista come antidoto alla strada. Le due figlie di Parodi, tuttavia, sport non ne hanno mai fatto. “Sì, ma fortunatamente mio nipote gioca a basket. Almeno lui fa sport agonistico. Così posso essere orgogliosamente nonno.” Gli voglio domandare se ha messo l’atletica proprio davanti a tutto. “Non di molto, ma davanti a tutto”, è la risposta. E il lavoro, la famiglia? “Ho avuto la fortuna di trovare una moglie quasi perfetta, che non mi ha mai fatto pesare le assenze, ha sempre sopportato tutto. Tutta la settimana stavo in giro per l’Italia a vendere e poi magari il sabato le annunciavo che l’indomani sarei stato a Bologna per le gare”.
La 4x100 allievi (Albini, Zanaboni, Grassi, Malcangi) a Formia conquistò il titolo italiano stabilendo il primato nazionale di categoria con 43”1. Un ricordo di quel giorno lo abbiamo nel racconto di Enrico Parodi con le staffette che dominarono tra gli allievi nella 3x1000 e nella 4x100 che tanto lo entusiasmarono
La prima grande soddisfazione che la Riccardi ha dato a Parodi è stata la vittoria nella 4x100. Sembra che i dirigenti delle società sportive, in occasioni come queste, si abbandonino a manifestazioni di entusiasmo degne delle curve degli stadi. “Poi, nel 1970, alla Scuola di Formia vincemmo tutte e due le staffette allievi, cioè la 3x1000 e la 4x100. Nella prima eravamo favoriti… sfacciatamente favoriti… e mantenemmo il pronostico. Nella seconda favorito era il Cus Torino.
La sera prima, in un ristorante di Formia, Elio Locatelli, allenatore del Cus Torino, mi disse che l’indomani loro avrebbero vinto la staffetta veloce. Risposi che avrebbero dovuto essere quanto meno pari all’ultimo cambio, altrimenti avrebbero perso. Infatti il giorno dopo, all’ultimo cambio, eravamo avanti circa un metro e mezzo, e l’ultimo nostro frazionista, Malcangi, era esordiente in staffetta. Resistette fino all’ultimo all’attacco del Cus Torino, e vinse. Dopo la gara i tecnici delle altre società mi dissero che io avevo percorso gli ultimi settanta metri a fianco di Malcangi: da fuori la pista lo avevo accompagnato nella sua volata saltando di fianco. Io non me n’ero neppure accorto.”
Nel 1973 la 4x100 (Zanaboni, Genovese, Carrara e Trabattoni) portò il record assoluto della Riccardi a 41”3
Record italiano juniores a 41”5 con Sbarsi, De Martino, Minetti e A. Genovese, in occasione del titolo italiano di categoria a Firenze. (Minetti e Genovese partecipano agli europei juniores di Duisgurg). Gabriele Ghisellimi vince gli italiani allievi sui 400 ostacoli.
L'atleta di maggior spicco in quegli anni è stato il mitico Angelo Groppelli che portò il record italiano del getto del peso a 19.02m nel 1974.
L’anno seguente il pesista della Riccardi si laureò campione italiano assoluto portando il primato sociale alla misura di 19.20m. Nel 1978 riuscì a migliorarsi ulteriormente con la misura di 19.70m.
Nel 1979 superò il muro dei 20 metri per la prima volta nella sua carriera con 20.03 in occasione della vittoria nell’incontro internazionale tra Italia e Polonia. Groppelli partecipò a tre edizioni degli Europei a Roma 1974 e Praga 1978 all’aperto e a Milano nel 1978.
Lorenzo Bianchi uno dei più grandi talenti di salto in alto sfiorò la qualificazione olimpica per Montreal, vinse un po' a sorpresa il titolo italiano assoluto del salto in alto con 2.22 a Torino nel 1975 ed è ricordato da un bellissimo articolo che il giornalista e saltatore di triplo Gigi Reggi ne fece sull'annuario 31 del 1977. Bianchi partecipò agli Europei Indoor del 1981 a Grenoble.
Nel 1974 il nuovo ritrovo sociale della Riccardi fu all’Arena di Milano dopo anni passati presso il CSI di Via Sant’Antonio ma non nella sede attuale bensì dove adesso c'é la FIDAL Milano, Nella foto: Moleti, Adolfo Tammaro, Vecchi, Vicardi, Parodi, Renato Tammaro, Avogadro, andreoni, Cardani, Motta, Reggi, Frigerio e Merlati.
Anni 80: La Riccardi stella d’argento Coni –
Il titolo italiano di Pimazzoni sui 10.000 metri
Il Coni concesse alla Riccardi la Stella d’argento al merito sportivo, nel 1998 quella d'oro arriverà sotto la presidenza di Mario Pescante nel luglio di quell'anno quando conferì alla nostra Società la massima onoreficenza durante una cerimonia del Comitato Regionale del CONI.
Alla fine del 1981 Roberto Perolini porta in Riccardi due grandi atleti fino ad allora talenti ancora inespressi, Gelindo Bordin - vedi scheda e Loris Pimazzoni. Li allenerà Gianni Ghidini e con la nostra maglia li prepareà verso traguardi importanti... l'oro di Seul nel 1988 nella maratona per Gelindo mentre Loris vinse il titolo italiano dei 10.000 metri battendo gli stra-favoriti Alberto Cova e Francesco Panetta (atleti stessa società e quindi non in lotta tra di loro per la vittoria), infilandoli a sorpresa negli ultimi metri e indossando quindi la maglia tricolore. Da notare i loro visi sorpresi dall'autorevole volata di Loris mentre già pregustavano l'arrivo in parata da dominatori della gara.
Vito Petrella si laureò campione italiano dei 400 metri indoor in 46”84 nel 1987. Petrella partecipò ai Campionati Europei Indoor di Lievin sui 400 metri nel 1987 e agli Europei Juniores di Vienna nel 1983 dove fu quinto con la 4x400 con il record italiano juniores (3’06”95). Contribuì al quarto posto e al record italiano assoluto della 4x400 (3’01”37, tuttora imbattuto) ai Campionati Europei di Stoccarda del 1986 con una frazione cronometrata in 45”05. Stabilì il primato della Riccardi con 46”60 in occasione del quarto posto ai Giochi del Mediterraneo in Siria nel 1987 - scheda azzurri
La staffetta 4x100 allievi con Orlandi, Valle, Farina e Fusari vinse il titolo italiano allievi della 4x100 nel 1988
Il velocista Luigi Cordani e il saltatore in alto Igor Cavalleri parteciparono ai Campionati Europei Juniores di Varazdin 1989 vedi la scheda a loro dedicata.
Anni 1990:
i titoli europei juniores di Danilo Goffi
Andrea Colombo e Andrea Manfredini
Danilo Goffi vinse l’oro agli Europei Juniores di Salonicco 1991 sui 10000 metri prima di imporsi come maratoneta vincendo l’argento agli Europei assoluti di Budapest alle spalle di Stefano Baldini.
In quell’occasione greca degli Europei Juniores Alessandro Orlandi vinse la medaglia di bronzo sui 100 metri con il primato sociale di 10”54. Orlandi prese parte anche ai Mondiali Juniores di Plovdiv 1990 dove contribuì al bel sesto posto della 4x100 azzurra.
Eccellente 1992 per il mezzofondista Filippo Paita, allenato da Giorgio Rondelli. Paita fermò il cronometro in 13’32”45 sui 5000 metri e in 28’38”3 sui 10000 metri e tagliò il traguardo per primo agli Assoluti di Bologna ma una discutibile decisione della giuria lo privò del titolo nazionale.
Il1992 fu un anno straordinario caratterizzato da ben quattro titoli nazionali juniores con Mirko Zanotti nel salto in alto, Arnaldo Anibaldi nei 3000, nella 4x100 (Villa, Colombo, Lo Cascio, Viarengo). Zanotti partecipò ai Mondiali Juniores 1992 di Seul dovesi piazzò al dodicesimo posto.
Dall'annuario 64 un bellissimo ricordo di Renato Tammaro di questi Eurojunior:
I Campionati Europei Juniores mi hanno sempre affascinato. Ma quelli svoltisi nella greca Salonicco nel 1991 ed i successivi disputati nella basca San Sebastian nel 1993, mi hanno addirit-tura entusiasmato. Perché il bottino degli atleti della Riccardi inclusi nella rapprentativa Italiana è stato davvero eccellente: 2 medaglie d’oro ed una di bronzo.
Danilo Goffi, allenato da Pino Ricatti, ha rappresentato la più gradevole sorpresa azzurra di Salonicco, vincendo la medaglia d’oro nella corsa dei 10.000 metri in 30’18”62, con una gara tattica molto accorta grazie alla quale ha battuto i suoi due pericolosi rivali uno spagnolo ed un russo molto meglio accreditati di lui. Nella stessa edizione di quei Eurojunior, hanno vestito la maglia azzurra anche Alessandro Orlandi e Andrea Benatti, cioè metà della staffetta 4x100 Riccardi Campione d’Italia juniores (gli altri erano Alessandro Villa e Marco La Rosa), tutti atleti allenati da Giampiero Alberti e da Aldo Maggi (nella foto con loro)
Eccellente la medaglia di bronzo conquistata dal volitivo Alessandro Orlandi nei 100 metri. Dopo aver vinto la batteria in 10”54, col suo nuovo primato personale e record sociale junior, ed esser arrivato 3° in semifinale in 10”62, Alessandro sfodera il meglio di se nella finale ove - pur affaticato - sarà ottimo 3* in 10”55.
Da notare che Orlandi, nel frattempo, era stato impegnato nella batteria della staffetta 4x100 azzurra, terza in 40”55, poi classificatasi al 5°posto in finale in 40”67. Non solo. Perchè i tecnici azzurri, memori del significativo 49”21 sui 400 metri ottenuto quando lui era ancora allievo, hanno pensato bene di utilizzarlo anche nella staffetta 4x400. Cosa che Alessandro ha accettato con sano spirito sportivo, ma che lo ha costretto a gareggiare in batteria (3.a l’Italia in 3’14”16) e poi in finale dove la staffetta italiana, sempre con Orlandi, arrivò buona 5.a in 3’11”56. In totale, insomma, il nostro Alessandro ha disputato ben 7 gare, vincendo una medagliadi bronzo e piazzandosi nelle due staffette con 2 apprezzabili quinti posti. Un vero “stakanovista”.
Tutt’altro discorso nel 1993 a San Sebastian, unabella città che mi è piaciuta moltissimo con la sua ineguagliabile spiaggia ed un bellissimo sta-dio costruito per l’occasione. Vi ero arrivato in macchina, guidata da Aldo Maggi, che durante il lungo viaggio non aveva certo annoiato gli altri viaggiatori (io e mia moglie) in quanto aveva sempre piacevolmente parlato.
Aveva avuto solo un attimo di tregua, quando ad un certo punto della strada, sui Pirenei, c’era la scritta per la deviazione “Lourdes”. Dopo un brevissimo silenzio Aldo esclamò “Speriamo che la Madonnina ci porti buono!”. E così è stato.
Perché i due atleti allenati da Aldo Maggi, Andrea Colombo e Claudio Viarengo, entrambi vincitori ai Campionati Italiani juniores di Bressanone nei 100 metri e nei 400 ostacoli, si sono comportati benissimo. Andrea ha letteralmente sbalordito, trionfando nella finale dei 200 metri, ove ha conquistato la medaglia d’oro in 21”14. Da segnalare l’altro azzurro, il toscano Maurizio Checcucci che ha vinto la medaglia di bronzo in 21”24. Colombo ha partecipato anche ai 100 metri, ottenendo in batteria 10”83 e poi alla staffetta 4x100, quinta in finale in 40”48.
Claudio Viarengo, che a Bressanone aveva vinto i 400 ostacoli in 51”79, qui ha ottenuto un buon 52”47 in batteria, perdendo per un solo centesimo l’ammissione alla finale. Peccato!
Si è rifatto poi nella finale della staffetta 4x400, ove l’Italia arrivò 5.a in 3’11”79. Nell’edizione di San Sebastian degli Eurojunior le medaglie d’oro vinte dagli azzurri furono addirittura 4. Tanto che la FIDAL per festeggiare l’avvenimento decise di premiare le 4 Società cui appartenevano i vincitori (tra cui la Riccardi) con un assegno di 5 milioni di lire.
La nostra terza medaglia d’oro è stata conquistata a Lubiana (Slovenia) nel 1997 dal marciatore Andrea Manfredini, l° nei 10 chilometri in 42’43”75. Manfredini, allenato da Roberto Mazzantini, è poi passato alle Fiamme Gialle, ed ha vinto nel 2003 il titolo di campione d’Italia assoluto. Meno fortunata era stata la partecipazione agli Eurojunior del 1995, in Ungheria, del nostro Ivano Brugnetti (ma si rifarà come futuro campione olimpico) solo14° in 48’46”77, dopo aver vinto tutti i titoli italiani juniores.
Ivano Brugnetti conquistò due titoli italiani juniores sui 20 km e sulla 25 km e partecipò insieme al quattrocentista della Riccardi Paolo Sioli agli Europei Juniores in Ungheria del 1995
Andrea Colombo vinse il titolo europeo juniores sui 200 metri a San Sebastian 1993 in 21”14. A quella rassegna prese parte anche Claudio Viarengo che nel 1993 vinse anche il titolo italiano juniores sui 400 ostacoli in 51”79. (primato sociale).
Straordinari titoli italiani nel 1991 della 4x100 juniores (Alessandro Orlandi, Marco La Rosa, Alessandro Villa, Andrea Benatti) con 42”17 a Cesenatico e della 4x100 allievi (Andrea Lo Cascio, Davide Di Terlizzi, Andrea Colombo, Luigi Ripamonti) a Grosseto in 43”88
Anni 2000 fino a oggi: i titoli italiani della 4x100
e la nuova generazione dei velocisti della Riccardi
Enrico Saraceni esordisce in nazionale a 37 anni alla Coppa Europa 2001 di Brema con la staffetta 4x400, settima classificata in 3’05”38.
Nel 2001 due argenti ai Campionati Italiani di Antonio De Sanctis sui 110 ostacoli e di Corrado Agrillo sui 400 ostacoli in 50”22, primato sociale battuto nel 2013 da Aramis Diaz con 50”10
Negli anni più recenti la Riccardi ha vinto tre titoli italiani assoluti nella 4x100 nel 2009 con Giovanni Tomasicchio, Diego Marani, Paolo Pistono e Massimiliano Dentali a Milano, nella foto all'Arena Gianni Brera con Palmiotto, Tomasicchio, Resteghini, Marani, R. Tammaro, Pistono e Dentali d sotto l'arrivo di Tomasicchio.) nel 2011 a Torino (con Dentali, Tomasicchio, G. Tortu e Pistono) e di nuovo a Milano nel 2013 (Dentali, Tortu, Squillace e Galbieri).
A proposito della magica serata a Milano del 2009 le "bielle roventi", come le aveva definite nel ‘55 il giornalista, Renato Morino di Tuttosport, tornano a ruggire con l'indomabile Max Dentali, la forza tranquilla di Diego Marani, l'elegante potenza di Paolo Pistono unite alla devastante velocità di Giovanni Tomasicchio. Così come allora c’era in palio un titolo assoluto, il primo vinto poi dalla Riccardi proprio con la staffetta veloce. Di anni ne son passati tanti ma la voglia di vincere è la stessa e Max tenace e volitivo allo sparo lanciava subito in testa il quartetto, una leggera esitazione al cambio ma Diego non si scompone, aggiusta il bastoncino e aumenta la velocità nel lungo rettilineo con la sua corsa leggera ma potentissima fino al passaggio di testimone.Cambio corto ma rapidissimo, curva perfetta disegnata da Paolo che passa il testimone a Giovanni. Il leggero vantaggio si trasforma in un piccolo divario incolmabile per la sua travolgente potenza che consegna alla storia questo titolo italiano bissando quello indoor di Torino con un fantastico risultato cronometrico: 40"36. Campioni d’Italia con record sociale migliorato!
La Riccardi ha lanciato la carriera di due dei migliori sprinter azzurri degli ultimi anni Fabio Cerutti e Diego Marani. Cerutti ha vestito la maglia della Riccardi nel suo anno di massimo splendore nel 2007 quando fu quarto agli Europei Under 23 di Debrecen sui 100 metri. Due anni dopo vinse la medaglia d’argento agli Europei Indoor a Torino, sua città natale. Marani è arrivato alla Riccardi nel 2009 nell’anno della medaglia di bronzo sui 200 metri agli Europei Juniores di Novi Sad. Il velocista mantovano allenato da Giovanni Grazioli è stato uno dei protagonisti azzurri più brillanti in occasione degli ultimi Campionati Europei di Zurigo quando è diventato il terzo italiano pià veloce della storia dietro a Pietro Mennea e a Andrew Howe con un eccellente 20”36 nella semifinale dei 200 metri prima di piazzarsi quinto nella finale.
La Riccardi ha portato in nazionale altri atleti come Andrea Saccani, sesto nella finale del salto triplo ai Campionati del Mondo allievi di Sherbrooke 2003, Stefano Auletta, azzurro sui 100 metri ai Mondiali allievi di Sherbrooke 2003, Luca Cacopardo, semifinalista sui 400 ostacoli ai Mondiali Juniores sui 400 ostacoli a Eugene, Jamel Chatbi, che ha partecipato ai Mondiali di Mosca 2013 sui 3000 siepi, Lorenzo Vergani, che ha preso parte ai 110 ostacoli ai Mondiali Juniores di Barcellona 2012 e Alessandro Li Veli, finalista nel salto in lungo ai Campionati del Mondo allievi di Donetsk 2013
Numerosi titoli italiani individuali assoluti: Jamel Chatbi (3000 siepi e 10000 metri nel 2013 e cross nel 2014), Andrea Chiari (salto triplo indoor con un eccellente 16.85 nel 2012), Giacomo Puccini nel giavellotto (con l’ottima misura di 77.24) nel 2012. Nella categoria promesse spiccano i titoli italiani consecutivi della staffetta 4x100 nel 2013 (con Tortu, Galbieri, Rodella,Poletti) e nel 2014 (Ricchetti, Rodella, Tortu e Galbieri), di Federico Chiusano nel lungo indoor nel 2011, di Giovanni Galbieri nei 60 metri indoor nel 2013 e nel 2015, di Andrea Chiari nel triplo, di Stefano Nardini nel giavellotto nel 2012 e di Stefano Massimi nei 1500 metri nel 2012
A livello juniores i titoli italiani più importanti negli anni più recenti sono arrivati da Lorenzo La Naia sui 60 metri indoor nel 2002, da Matteo Costanzi nell’asta indoor e outdoor nel 2008, da Alberto Sortino nel getto del peso indoor e outdoor nel 2008, da Diego Marani nei 200 metri nel 2009, da Ivan Mach Di Palmstein sui 60 ostacoli con il record italiano under 20 (7”89) nel 2010, da Claudio Delli Carpini sui 110 ostacoli nel 2010, dalla staffetta 4x100 (Ubago Leardini, Vergani,Trabace e Tortu) nel 2011, da Alessandro Grande nel decathlon nel 2012, da Iliaas Aouani nei 5000 metri e da Luca Cacopardo nei 400 ostacoli nel 2014
La categoria allievi ha prodotto tanti giovani di talento in grado di vincere titoli italiani assoluti. Tra i più importanti vanno annoverati: Lorenzo La Naia, campione italiano dei 60 metri indoor nel 2000 e 2001 e dei 100 metri nel 2001, Andrea Saccani nel salto triplo nel 2003, Gabriele Buttafuoco nel salto in lungo nel 2006, Andrea Carenini nel salto triplo nel 2007, Giacomo Tortu, due volte campione italiano dei 200 metri nel 2009 e nel 2010, Alessandro Grande nell’octathlon nel 2010 e Filippo Tortu sui 200 metri nel 2014. Le staffette, tradizionali terreno di caccia della Riccardi, hanno conquistato dal 2000 in poi tre titoli italiani della 4x100 (2000, 2001 e 2013) e uno della 4x400 nel 2003.
2006-2018: Gli Scudetti Societari indoor e outdoor e la Coppa dei Campioni
Nei Campionati di Società Assoluti l’Atletica Riccardi arriva all’apice del proprio percorso dopo la riforma della rassegna nel 2008, con le sole società civili a concorrere per il titolo: con la presenza di società militari e industriali la Riccardi aveva ottenuto come miglior piazzamento un terzo posto nel 1955 alle spalle della Pirelli Milano e della Fiat Torino.
Dopo la quarta posizione di Lodi 2008 (non lontani persino dalla vittoria) arriva il primo, storico scudetto (ovviamente al maschile) centrato l’anno successivo: è il 27 settembre 2009, nella finale di Serie A Oro a Caorle (VE) è festa grande. Si entra nel periodo più fulgido della storia del club, che nel 2010 a Borgo Valsugana (TN) è secondo in finale Oro e poi infila il secondo e il terzo scudetto messi in ghiaccio nel 2011 a Sulmona (AQ) e nel 2012 a Modena. A Rieti, nella finale Oro 2013, la Riccardi è seconda ma nella stessa stagione può esultare per un altro risultato importantissimo: il sorprendente titolo italiano di Società di corsa campestre nella classifica combinata che tiene conto dei piazzamenti di tutte le categorie.
Dopo la quarta posizione di Lodi 2008 (non lontani persino dalla vittoria) arriva il primo, storico scudetto (ovviamente al maschile) centrato l’anno successivo: è il 27 settembre 2009, nella finale di Serie A Oro a Caorle (VE) è festa grande. Si entra nel periodo più fulgido della storia del club, che nel 2010 a Borgo Valsugana (TN) è secondo in finale Oro e poi infila il secondo e il terzo scudetto messi in ghiaccio nel 2011 a Sulmona (AQ) e nel 2012 a Modena. A Rieti, nella finale Oro 2013, la Riccardi è seconda ma nella stessa stagione può esultare per un altro risultato importantissimo: il sorprendente titolo italiano di Società di corsa campestre nella classifica combinata che tiene conto dei piazzamenti di tutte le categorie.
All’Arena di Milano nel settembre 2014 l’apoteosi con il quarto scudetto laddove l’avventura in maglia verde idealmente nacque: è anche l’ultimo trionfo cui assiste Renato Tammaro. La Riccardi nel 2015 onorerà la memoria del suo fondatore con due trionfi di società, prima nel nuovo Challenge di Nazionale di staffette e poi con il quinto scudetto nei Campionati di Società Assoluti su pista, in entrambi i casi a Jesolo (VE). Seguono tre secondi posti consecutivi sempre in finale Oro a Cinisello Balsamo (MI) nel 2016 e a Modena nel 2017 e nel 2018: sempre nel 2018 nella stagione invernale i “ragazzi del ‘99” sono propulsori verso il trionfo nel Campionato di Società indoor della categoria Juniores.
Una data che resterà sempre scolpita nella storia della Riccardi è però il 27 maggio 2017: le maglie verdi prendono parte alla gara del Gruppo B della Coppa dei Campioni per club. Si gareggia a Leiria, in Portogallo, ed è una giornata trionfale per la nostra società, che vince in 12 specialità su 20 in programma e trionfa nella classifica finale riportando l’Italia nella massima serie della più importante manifestazione societaria continentale. È festa grande per le maglie verdi, guidate dal presidente Sergio Tammaro e dal direttore tecnico Alessandro Nocera.
Manifestazioni organizzate dalla Riccardi: la Pasqua dell’Atleta, il meeting indoor, il Ragazzo più Veloce di Milano, la Coppa del Conte Riccardi
Nel 1947 nacque la Pasqua dell’Atleta, storico meeting internazionale organizzato con passione dalla Riccardi per cinquant’anni fino al 1996 con l’ultima edizione al Campo Giuriati di Milano, sede storica della prima edizione nel giorno di Lunedì dell’Angelo.
La Pasqua dell’Atleta è stato il fiore all’occhiello dell’atletica italiana che ha richiamato nel corso della storia alcuni dei più grandi campioni dell’atletica italiana e mondiale come il pluriprimatista mondiale e campione olimpico del lancio del disco Adolfo Consolini, il campione olimpico dei 200 metri di Roma 1960 Livio Berruti, il bronzo olimpico dei 110 ostacoli di Città del Messico 1968 Eddy Ottoz, l’ex primatista mondiale e tuttora primatista italiano degli 800 Marcello Fiasconaro, l’ex primatista mondiale dei 200 metri Pietro Mennea, il campione europeo dei 1500 metri di Helsinki
1971 Franco Arese, il bronzo olimpico dei 1500 di Monaco 1972 Paola Pigni, il campione olimpico di Los Angeles 1984 dei 10000 metri Alberto Cova, Vladimir Kozakiewicz (primatista mondiale nel salto con l’asta nell’edizione della Pasqua del 1980 con 5.72 prima di laurearsi campione olimpico a Mosca), il campione olimpico dei 400 ostacoli di Monaco 1972 ugandese John Akii Bua, il campione olimpico francese dei 110 ostacoli di Montreal 1976 Guy Drut, Silvano Simeon (che tolse a Consolini il primato italiano del disco dopo 12 anni), Renato Dionisi (bronzo europeo nel salto con l’asta agli Europei di Helsinki 1971), il campione olimpico dei 5000 metri di Los Angeles 1984 Said Aouita, il campione olimpico dei 100 metri di Barcellona 1992 Linford Christie, l’ex primatista italiano dei 110 ostacoli Laurent Ottoz (primatista mondiale dei 200 ostacoli nel 1995 con 22”55), il finalista olimpico degli 800 metri di Barcellona 1992 Andrea Benvenuti e l’argento olimpico dei 10000 metri di Sydney 2000 Paul Tergat. Dopo le primissime edizioni disputate al mitico Campo Giuriati, al Campo Sportivo di Concorezzo e al Campo Pirelli, la Pasqua è stata ospitata stabilmente nella sua sede storica dell’Arena Civica
Oltre alla Pasqua la Riccardi organizzò con successo il meeting indoor nel mitico Palazzo dello Sport crollato nel 1985. Tanti campioni come il leggendario primatista mondiale del salto con l’asta Sergey Bubka (che stabilì uno dei suoi record con 5.82 ell’edizione 1984 del meeting milanese organizzato dalla Riccardi), Pietro Mennea (vincitore sui 200 metri nell’edizione 1983), Guy Drut, il saltatore in alto sovietico da 2.41 Igor Paklin (che nell’edizione 1984 superò il record del mondo del salto in alto con 2.36 e il campione olimpico polacco del salto in alto Wszola che diede vita ad un bel duello con il mitico saltatore in alto Dwight Stones (primo uomo della storia capace di volare oltre i 2.30)
La Riccardi ha lanciato la carriera di ben 100 atleti che hanno vestito la maglia azzurra nel corso dei 69 anni di storia della società. Tra questi vanno ricordati i due campioni olimpici Gelindo Bordin (oro nella maratona a Seul 1988) e Ivano Brugnetti (oro nella marcia 20 km a Atene 2004). Le Olimpiadi hanno visto gareggiare atleti della Riccardi come il velocista Sergio D’Asnach (Melbourne 1956), il mezzofondista dei 1500 e dei 3000 siepi Alfredo Rizzo (Roma 1960) e i velocisti Andrea Colombo (Sydney 2000), Fabio Cerutti e Diego Marani (Londra 2012).
Nel 1975 la Riccardi organizzò per la prima volta il Trofeo”Ragazzo e Ragazza più Veloci di Milano”, manifestazione promozionale studentesc aperta agli studenti delle scuole medie dalla quale sono usciti oltre venti atleti poi approdati alla nazionale italiana. Tra i nomi più famosi usciti dalla popolare manifestazione promozionale della Riccardi vanno ricordati Andrea Colombo (campione europeo juniores dei 200 metri a San Sebastian 1993 e settimo nella finale olimpica della staffetta 4x100 a Sydney 2000), Manuela Grillo (finalista europea agli Europei Indoor di Monaco di Baviera 2002), Andrea Nuti (sesto alle Olimpiadi di Barcellona 1992 con la 4x400 e secondo agli Europei Indoor di Genova 1992), Alessandro Orlandi (bronzo agli Europei Juniores di Salonicco 1991 sui 100 metri), Lorenzo La Naia (quinto ai Mondiali Juniores di Kingston 2002 con la 4x100), Stefano Auletta (azzurro ai Mondiali allievi di Sherbrooke 2003) e in anni più recenti i fratelli Giacomo e Filippo Tortu, figli del campione mondiale master di Riccione 2007, 15 volte campione italiano master e attuale dirigente della Riccardi Salvino Tortu. Giacomo ha vestito l’azzurro in occasione dei Mondiali Juniores 2012 di Barcellona ed è stato finalista agli Europei Under 23 di Tampere 2013. Filippo ha vinto i 200 metri ai Trials Olimpici di Baku sui 200 metri in 21”54 e si è qualificato per la finale delle Olimpiadi Giovanili di Nanchino nel 2014.
In ambito promozionale la Riccardi organizza anche la Coppa del Conte e della Contessa Riccardi, manifestazione incentrata sulle gare di mezzofondo dedicata rispettivamente a Lodovico Riccardi, Presidente onorario della Riccardi, e alla moglie , la Contessa Jetta Riccardi
Ricordati che è sempre possibile donare il 5 per mille all’Atletica Riccardi Milano 1946!
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