1946 - 1956 Gli anni dei "Pionieri"
La Polisportiva Gianni Riccardi è stata fondata nel marzo del 1945 da Luciano Marzollo, presso il ritrovo giovanile di Piazzetta S.Giorgio,2. Nella stessa casa abitavano i Riccardi, ed il Conte Ludovico era allora amministratore delegato de “La Gazzetta dello Sport”. Al figlio Gianni, frequentatore del Circolo giovanile, poi tragicamente scomparso in campo di concentramento nazista, è stata intitolata la nascente società sportiva.
Tammaro costituì, un anno più tardi, la sezione atletica, prendendo gli elementi dalle riserve della squadra di calcio e dai giocatori di ping-pong. Alla loro prima “trasferta” (agosto 1946, a Parabiago) gli ... aspiranti atleti della “Riccardi” ottennero i seguenti risultati:
m. 100 Buttari 12”4
m. 400 Berlini 1’01”6
m. 800 Rendrini 2’15”5
lungo Bracelli m. 5.15
disco Mastrostefano m. 18.95.
Nella foto qui a sinistra: i 100 metri vinti da Adolfo GANDINI al Campo Forza e Coraggio nel 1947 in occasione dei campionati sociali. A sinistra al Giuriati nel 1947 e a destra destra sul campo di Concorrezzo nel 1948 la Riccardi vinse la prima e seconda edizione della Pasqua dell'atleta con la squadra al completo tra cui si riconosce un giovanissimo Renato Tammaro nelle maglie comprate al mercatino in lana grezza.
L’inizio era davvero poco incoraggiante, ma i pionieri della “Riccardi” insistettero e nel giro di alcuni anni riuscirono a cogliere affermazioni anche in campo nazionale. Tra i primi atleti della “Riccardi” a mettersi in luce - periodo 1948/1950 - ricordiamo i velocisti Lietti (10”9 e 22”3, selezionato per l’incontro Milano - Parigi svoltosi all’Arena e vincitore di un G.P. dei Giovani) e Gandini (22”4 sui m.200), i mezzofondisti Rendrini, Pirelli e Airaghi (2° nel G.P. del Mezzofondo ad Ancona), il fondista Agostino Conti (m. 10.000 in 34’02”2), l’ostacolista Cairoli, i saltatori Bracelli, Berselli, Fiamberti, Arpili, e Puppi, il discobolo Manara ed il giavellottista Ingegnoli.
I panchinari si ribellarono, istigati da Renato, ed aderirono alla sezione atletica ma per la prima gara fu necessario comperare le maglie. Furono acquistate al mercatino, naturalmente le più economiche! Quindi ci si dovette accontentare delle peggiori (tipo la squadra di calcio Celtic ma in lana grezza). Viste le sufficienti prestazioni si proseguì e dopo alcuni mesi vennero acquistate le magliette verdi che ancora oggi imperano negli stadi di tutta Italia. Per i primi anni gli annuari furono battuti a macchina e ciclostilati in poche pagine, malgrado la veste non proprio accattivante riuscivano ad interessare per gli articoli e per i dati tecnici statistici riportati. Certo si sarebbe potuto fare di più, ma con la cronica mancanza di denaro sarebbe stato impossibile fare qualcosa di più elegante. A nostra giustificazione ci si ripeteva che l’elenco dei migliori gara per gara poteva essere sufficiente. Soltanto dopo 15 anni ecco il nuovo annuario stampato, ricco di foto, di una forma diversa dall’attuale. Chi poteva essere l’atleta da prima pagina se non King Alfred! Nel 1948 la staffetta 4x100 vince a Roma i primi campionati studenteschi.Terzo posto a Trento nel 1949 della 4x400 (Carli - Venini - Pinardi - Airaghi) ai campionati italiani III Serie nella foto qui sotto a destra con le nuove maglie verdi.
Dopo iniziò l’era dell’Annuario quale lo vedete oggi: ricchissimo di foto, articoli, classifiche, citazioni, ospiti illustri e meno illustri, ma appassionati sicuramente. Diventò un appuntamento fisso per tutti gli amanti dell’atletica leggera.
Erano ricercati e collezionati non solo dagli atleti della Riccardi ma anche da appassionati amatori dell’atletica e da statistici per meglio capire lo sviluppo di questa società “povera” che anno dopo anno saliva nelle classifiche nazionali con il lancio di nuovi atleti per la nazionale maggiore, e più tardi per le nazionali giovanili. E’ il nostro “santino”, che Tammaro distribuisce come un buon parroco a tutti coloro che appena appena dimostrano un piccolo interesse. Ma così facendo il nome della Riccardi è andato affermandosi sempre di più. Non vi elenco i nomi degli atleti che hanno fatto la storia della società nei primi 25 anni, ricordo solo che ci siamo imposti anche nelle organizzazioni, da livelli regionali a nazionali per finire agli internazionali.
A proposito di comunicazione: a sinistra una foto con Adolfo Tammaro al megafono e un anonimo fotoreporter dietro di lui
LE CATEGORIE Solo dal 1958 la FIDAL ha diviso gli atleti in base all’età, con le categorie allievi (16/17 anni), juniores (18/19 anni) e seniores (da 20 anni in su). Fino al 1957 infatti gli atleti venivano divisi in Serie, in base ai risultati.
In Ia Serie gli atleti azzurri, in IIa Serie gli atleti di valore nazionale ed in IIIa Serie tutti gli altri atleti. Oltre ai campionati assoluti, si svolgevano i campionati italiani di IIa e IIIa Serie.
Nostalgia del lato B - Anneddoti ripresi dagli annuari Riccadi di Nino Moleti -
Il primo quarto di secolo è trascorso; il rodaggio concluso da tempo, anzi in anticipo; abbiamo pigiato sull’acceleratore e ci siamo pertanto inseriti nell’Olimpo dall’atletica.
Ma questi sono elementi, dati tecnici che troverete inseriti nel lato A.
E vengo pertanto alla spiegazione del titolo.
Negli anni 65/70 i nostri ragazzi spendevano buona parte della loro paghetta per acquisti musicali. A quel tempo le canzoni erano da tutti conosciute e cantate, e non solo dai giovani. Il mezzo di tale comunicazione era il 45 giri, vi ricordate? Il disco col buco. La canzone di successo era incisa sul lato A. Sul retro, il lato B quella meno conosciuta; probabilmente una disposizione ad arte, per lanciare anche quella. Quindi stava a me, acquirente, giudicare la musicalità e il valore. Pareva fosse stata incisa proprio solo per me. Ecco quindi la mia nostalgia per il Lato B, la musica meno conosciuta ma da scoprire.
Sugli annuari Riccardi troverete i brani ufficiali. Musiche note, prestazioni, primati, graduatorie, attestati di merito. Il tutto registrato sul lato A.
Io vi farò ascoltare invece il lato B, quello più umano, più personale, più curioso.
Inizio subito. Ascoltate!
Nino Moleti qua sopra a sinistra all'assemblea Riccardi 2015, si definisce il primo atleta "arruolato" nella Polisportiva Riccardi da Renato Tammaro in quanto suo compagno di classe, sotto a destra in una foto dell'annuario del quadro dei dirigenti nel 1981: il primo a sinistra è proprio Nino Moleti e a seguire Glensy, Adolfo Tammaro, Parodi, Renato Tammaro, Ranucci, Lo Toro; sotto Cardani, Motta, Avogadro e Colò
In ogni attività il lato economico è il più importante; perciò accettai con favore la proposta di due fratelli, nostri giovani atleti, che si offrirono di consegnare a mano un bel pacco di lettere con programmi gara e notizie varie a tutti gli atleti in maglia verde. Avremmo risparmiato un bel po’ di soldi in francobolli. Consegnai loro quel pacco di buste trattenute da un robusto elastico con l’indirizzo di nostri atleti in ordine alfabetico.
Mi informai sul loro sistema di distribuzione e loro mi assicurarono: - Abbiamo due biciclette:
uno porta una borsa con dentro le lettere, l’altro, giunto ad ogni singolo indirizzo scende dalla sua, consegna la lettera alla portinaia e riprendiamo il giro. - Perfetto! Un paio di giorni dopo, non avendo più avuto notizie di conferma, li chiamai telefonicamente. - Tutto bene? – chiesi. - Si.- mi risposero – quasi la metà è stata consegnata.-- E l’altra ? –- Pensiamo di ultimare la consegna domani. -
Mi sorse un dubbio. – Come è stato il procedimento della consegna?-
- Semplice, dopo aver consegnato la prima lettera abbiamo preso la seconda e siamo andati a consegnarla al rispettivo indirizzo.-
-Va bene! – non infierii – che sia tutto ultimato per domani.-
Il mio dubbio venne confermato: la prima lettera, in ordine alfabetico, era indirizzata ad Agostani, alla Città Studi, la seconda ad Antonimi, Via Capecelatro, San Siro, la terza a Bernini, Corso di Porta Romana e così via. Si erano offerti loro e non volevo demoralizzarli, deprimere la loro cortesia. Non ci restava che attendere.
Il Ragazzo più veloce. Ricordo il ragazzino che entrava all’Arena per la prima volta.
Pronti? Via! Parte in sesta corsia; non è tra i più veloci. Attraversa correndo in diagonale tutta la pista e , buon ultimo, si trova in prima corsia. A fine gara gli domando il perché di tale strategia. Mi risponde felice e con tanta ingenuità. – Così quei signori vestiti di bianco in piedi su quella scaletta hanno potuto vedermi da più vicino –
Palazzo dello Sport di San Siro. Era un impianto sportivo stupendo. Crollò nel febbraio dell’85 sotto il peso della neve. Incredibile! Una graziosa morettina riscuoteva i primi applausi nella velocità. La ricordo in una gara sui 60 metri mentre superava di un niente la genovese Miano. Mi avvicinai a Marisa Masullo e mi complimentai . – Brava Marisa! Per un pelo ma hai vinto! - Non per un pelo – mi precisò – lei non ha seno, è piatta! Perciò ho vinto io. –Orgoglio femminile.
A sinistra Marisa Masullo nel 1981 vince i mt 60 indoor nel Palazzo dello Sport a Milano nel Meeting indoor della Riccardi. Nel 1980 aveva portato la miglior prestazione italiana dei 200 metri a 23"97 mentre nel 1983 otterrà 7"29 sui 60mt il nuovo record italiano di allora.
Questi e tanti episodi ancora sono incisi nel ricordo di ognuno di noi sul Lato B. Ma sapete quale è stata l’apertura del disco?
Il presidente Renato Tammaro è stato il promotore dei ricordi quando comprò le magliette verdi sulla bancarella. Non ha fatto altro che imitare Giuseppe. Quale Giuseppe? Mi state chiedendo. Giuseppe Garibaldi. Non conoscete la storia? Quella vera, quella con la S maiuscola. Ve la racconto brevemente. L’Eroe dei due mondi comprò a poco prezzo da una bancarella argentina 15 maglie rosse rimaste invendute per distinguere il suo piccolo gruppo rivoluzionario. Sembra, e qui siamo sulla supposizione, che quando venne in Italia un industriale biellese lo sovvenzionò per comperarne altre 985 dello stesso colore. Il rosso non era una scelta politica ma sulla bancarella c’era solo quel colore. Il giorno dopo salpò per Marsala. Come vedete gli Uomini grandi compiono le stesse azioni. La foto delle prime magliette indossate dgli atleti Riccardi comperate sulle bancarelle del mercato da Renato Tammaro più simili alla maglia del Celtic o a quelle di rugby.
Ricordati che è sempre possibile donare il 5 per mille all’Atletica Riccardi Milano 1946!
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