Milano, giovedì 4 luglio 2024

Primo Campionato Italiano dell’estate e subito una medaglia d’oro per l’Atletica Riccardi Milano 1946. È l’oro (il numero 191 in ambito tricolore per la nostra società) che non ti aspetti, che corona un inseguimento durato idealmente 11 anni. A La Spezia Federico Biancoli è campione italiano Assoluto di salto con l’asta: un titolo alla vigilia difficilissimo da pronosticare, ma divenuto realtà grazie all’ottima condizione, alla freddezza e alle scelte “tattiche” del 28enne mantovano allenato da Marco Chiarello, che cercava la prima medaglia tra i “grandi” (lui che era stato quarto a Molfetta 2023) e che trova invece il secondo titolo nazionale della carriera a 11 anni dal primo vinto da allievo a Jesolo (Venezia) il 4 ottobre 2013 quando ancora vestiva la maglia dell’Atletica Rigoletto. In Liguria Biancoli esordisce a 4,80 superando la quota all’esordio, poi centra 5,00 al secondo, passa 5,10, centra 5,15 alla seconda e commette tre nulli a 5,25: con l’eccezione del 4,80, il ruolino di marcia è identico a Federico Bonanni (Studentesca Rieti Milardi). Quello che accade dopo è difficilmente pronosticabile: il favorito e campione in carica Simone Bertelli (Fiamme Gialle) entra a 5,20 e infila tre “X”; Matteo Oliveri (Cs Carabinieri), un solo salto riuscito a 5,10, torna in pedana a 5,30 e commette tre nulli. Oro-oro come Tamberi-Barshim ai Giochi di Tokyo? Non si può perché in Italia è obbligatorio (quando c’è in palio un titolo nazionale o regionale) lo spareggio: decisivo è l’assalto unico a 5,15, con Bonanni che commette un nullo e Federico che va a segno. Il resto è solo gioia, con il nostro astista che viene abbracciato dai compagni di allenamento a Padova ebbro di felicità per un titolo meritatissimo per come è riuscito a ritrovare la strada per crescere sul piano metrico (portando il record sociale Assoluto outdoor a 5,30 e il limite “verde” indoor a 5,15) dopo il grave infortunio subìto ad Agropoli (Salerno) nel corso dei Campionati Italiani Promesse il 1° giugno 2018. Per la Riccardi è il primo titolo italiano Assoluto nel salto con l'asta in 78 anni di storia: nella specialità erano arrivati "solo" due ori tricolori Juniores con Matteo Costanzi (2008, indoor e outdoor). 

È un ottimo tricolore per la Riccardi: la delegazione guidata da Sergio Tammaro, nel ricordo della moglie Patrizia, è quinta in Coppa Italia, rappresentando la terza forza civile italiana e la miglior società lombarda, con la spinta anche di due splendide medaglie d’argento. Dopo tre ori nelle ultime quattro edizioni Super Mario Lambrughi resta sul podio dei 400m ostacoli: in una finale senza Alessandro Sibilio (per lui solo una scelta precauzionale) l’allievo di Simone Vimercati, costretto alla corsia 8 dal sorprendente Riccardo Berrino che lo precede in batteria (senza ripetersi nella gara per le medaglie), al termine di una gara affrontata con personalità è secondo in 50”51. Seconda è pure la 4x100, sempre sul podio dopo tre trionfi consecutivi: Ruskin Molinari in prima frazione, Simone Tanzilli in seconda, Andrea Bernardi in terza e Mattia Arnaboldi in quarta (tre atleti su quattro sotto i 25 anni) firmano un 40”26 di gran qualità che finisce battuto solo da una grande Atletica Biotekna (40”16 dalla corsia 1). Due settimi posti di grande spessore arrivano grazie a Gabriele Gamba e a Matteo Romano: “GabryLeg” nella marcia (10 km) realizza il miglior crono di sempre sulla distanza con 41’46” (aveva 42’36” su strada e 41’54”64 su pista); Romano, ammesso al tricolore solo con 48 ore (!) di preavviso, atterra nel triplo a 15,31 per sfiorare la sesta piazza di Molfetta 2023. Nella velocità Andrea Bernardi è 13esimo sui 200 metri con un crono di valore come il primato stagionale a 21”41 e Simone Tanzilli è 19esimo sui 100m con 10”76 a poco più di un decimo dal season best; sugli 800m Amedeo Perazzo è 15esimo (1’53”22).

Foto Grana/FIDAL: la gioia di Federico Biancoli sul podio (qui sotto) e il nostro astista in azione (in alto); in basso la premiazione dei 400m ostacoli con Mario Lambrughi.