Pistoiese, classe 1969, Alessandro Bonacchi è il più esperto degli istruttori di atletica leggera in maglia verde. A portarlo sui campi, a soli 12 anni, è la passione del papà podista: Alessandro inizia a fare atletica con il mezzofondo, poi passa ai 400 metri, distanza nella quale arriva a correre in 48” con i colori dell’Atletica Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Per qualche anno nella sua vita convivono le vesti di atleta e allenatore, poi decide di fare solo il tecnico: «Seguire i ragazzi e gareggiare nello stesso contesto era diventato impossibile».

Nel 2014 la prima esperienza a Milano, nella quale conosce subito l’Atletica Riccardi grazie (come per Francesca Berti) alle dritte di Fabio Quilici: tre anni dopo Alessandro si trasferisce definitivamente in Lombardia per amore (di Laura) e a Malnate (VA) e diventa un punto fermo importante per il nostro sodalizio, trovandosi a che fare «con un livello di competizione nelle categorie giovanili decisamente alto». Per la Riccardi oggi segue al XXV Aprile sia un gruppo di corsisti sia una delegazione della categoria Ragazzi e Cadetti emersa proprio dai corsi di avviamento. Attenzione: il gruppo di agonisti di Bonacchi (tecnico specialista del Mezzofondo ma con ampia esperienza con ostacolisti) è quasi in toto composto da ragazze e per Alessandro non è certo una novità avere ai propri “ordini” una componente in gran parte femminile. Accadeva anche in Toscana, tant’è che tra le sue allieve più illustri figura il nome di Alessia Baldi, azzurra ai Mondiali Under 20 2014 a Eugene (USA).  «Le ragazze forse sono più complicate da allenare - dice Bonacchi - ma sono brave a insistere e cercano in tutti i modi di realizzare quello che si mettono in testa di fare: ho avuto pure la fortuna di allenare tutte atlete brave a scuola».

Alessandro è un tecnico che si definisce «appassionato, attento ai dettagli per forma mentis ed esperto, avendo girato l’Italia in questo ruolo»: negli atleti apprezza «chi sa affiancare la volontà al talento e chi sa vivere al meglio la fatica degli allenamenti». La sua chiosa è un piccolo promemoria per tutti i giovani: «Insegnano sempre più le sconfitte delle vittorie».